La sentenza del Consiglio di Stato sulla gara per la privatizzazione di Toremar va sicuramente (come tutte le sentenze) rispettata ma risveglia preoccupazioni, osservazioni, riflessioni su una vicenda politica nata male e ancora agonizzante.
Quale futuro attende il servizio di trasporto marittimo non possiamo sancirlo ma pensiamo sia opportuno focalizzare l'obbiettivo senza dimenticare che oggi più che mai dovrà essere garantita la continuità territoriale, il diritto al lavoro dei marittimi interessati e un attento controllo sulla qualità dei servizi e dei prezzi.
Aspetti molte volte dimenticati, presi come secondari da chi aveva e ha il dovere e l'onere di affidare e controllare i servizi pubblici. Appunto servizio pubblico che una sorda e cieca compagine politica ha voluto smantellare a favore di un mercato libero, privato dove con l'alibi della concorrenza si sarebbero aperte vantaggiose prospettive per tutto il territorio.
Prospettive mai arrivate anche perchè venuto meno il fattore concorrenza.
Sel fin dall'inizio ha lottato per dire no alla privatizzazione di Toremar, sconfitti abbiamo riabbracciato le armi politiche per chiedere che non si trasformasse un servizio importante come quello dei trasporti marittimi in un regime di monopolio.
Abbiamo perso (insieme a tutti gli elbani) anche questa battaglia. Ma non poteva essere diversamente visti i nostri interlocutori regionali, ricordiamo l'assessore Ceccobao oggi scomparso dalla scena politica o i sostenitori piddini elbani.
Due battaglie perse che la storia e la giustizia riaccendono, Sinistra Ecologia e Libertà si augura che gli effetti economici di questa sentenza non ricadano come sempre sui cittadini, che chi di dovere si impegni per la tutela di un interesse pubblico ascoltando il territorio e non i poteri forti.
Sinistra Ecologia e Libertà
Circolo Patrizia Piscitello - Isola d'Elba