Il Consiglio Regionale – a pochi giorni dal suo naturale scioglimento – si appresta a smantellare le 12 Aziende Sanitarie (ASL) per sostituirle con 3 aziende USL di area vasta attraverso le fusione delle attuali ASL. In sostanza si apre la strada a un disegno centralista e autoritario a regime dal 1° gennaio 2016. Al fine di elaborare e avviare il progetto di riorganizzazione, dal 1° marzo decadranno direttori generali, direttori amministrativi, direttori sanitari e direttori dei servizi sociali delle attuali 12 ASL. Nel periodo che intercorrerà tra la decadenza dei dirigenti delle attuali ASL e l’istituzione delle aziende USL di area vasta, entreranno in funzione dei vice commissari.
Dal 1 gennaio 2016 sarà introdotta una nuova e inedita figura: “Il commissario di area vasta” nominato dal Presidente della Giunta Regionale, a cui vengono attribuiti vasti poteri tra cui l’elaborazione della programmazione di area vasta, attribuzione delle risorse necessarie alle aziende sanitarie locali e la valutazione dei piani operativi delle aziende locali.
Non vi è dubbio che con il commissariamento e il vice commissariamento, la sanità Elbana già sofferente d’inerzia e immobilismo, sarà totalmente paralizzata, se non sconvolta, per un lungo periodo di tempo.
Si sta per approvare in consiglio Regionale, ormai al termine del suo mandato, una radicale riforma sanitaria in maniera frettolosa e superficiale che sta producendo dubbi sia in termini di costi sia di efficienza e qualità dei servizi. Questa frettolosa riforma incappa anche in una dura opposizione dei rettori delle tre università toscane e di quasi tutti i sindacati medici poiché il governo tecnico/scientifico è stato interamente rimpiazzato dal Governo politico esercitato direttamente dal Governatore.
L’Elba è inserita nell’area vasta Toscana nord-ovest.
Comitato Elba Salute
Francesco Semeraro.
2 febbraio 2015.