Comitato 2.6, comunicato approvato dall’Ufficio di presidenza con due astensioni: "Prendiamo atto del fallimento della nascita del comune unico dell'Isola d'Elba, tuttavia siamo in attesa che il Parlamento approvi il DL con l'obbligo di accorpamento dei comuni con meno di 15mila abitanti.
Intanto proponiamo:
1°) La fusione dei Castelli con le Marine.
2°) L’assunzione della denominazione del comune originario.
3°) La nuova sede comunale nel paese più popoloso.
4°) Gli statuti comunali che prevedano sia l’adozione del nuovo stemma, quale unione grafica di quelli delle comunità accorpate, sia la realizzazione dei municipi nelle principali frazioni.
Tutto questo sarà possibile fra breve, poiché il processo di fusione potrà essere avviato con il voto dei consigli dei comuni interessati.
Ma queste cose non possono bastare al nostro territorio! Necessita un assetto istituzionale comprensoriale che prenda atto della confusione che vivono le gestioni associate, e quindi l’istituzione di una Unione di comuni dell'Isola d'Elba, cosa necessaria e indispensabile anche alla luce delle nuove competenze che i comuni dovranno comunque gestire in forma associata".
Comitato 2.6