Dopo più di nove mesi di gestazione, la Conferenza del Sindaci non solo non è stata in grado di partorire un piano sanitario Elbano condiviso da trasmettere in Regione come “Osservazioni Insulari” alla riforma della nuova sanità regionale Toscana già approvata in Giunta e in fase di discussione in Consiglio regionale, MA si presenterà il 4 marzo dal Ministro della salute Pubblica senza una chiara idea di quale sanità necessita l’Elba. I nostri sindaci forse non si rendono conto che se l’Elba non presenta e non sostenga con forza un suo documento sanitario in Regione, la nostra sanità ne uscirà ancora più ridimensionata di quanto lo sia adesso. Dalla settimana scorsa la nostra radiologia non ha più un medico fisso.
Il 4 marzo, alle ore 12,00, i nostri Primi Cittadini saranno ricevuti, con i colleghi dell’Associazione dei Comuni dimenticati, dal Ministro Lorenzin alla quale saranno consegnate le istanze riportanti le clausole per la tutela dei presidi ospedalieri delle zone disagiate, periferiche e insulari. Mentre gli altri Sindaci avranno dalla loro un piano ben definito e discusso nei propri Consigli Comunali, i nostri si presenteranno ognuno con il proprio documento elaborato in questa lunga gestazione. Si spera solo che non si mettano a litigare davanti al Ministro criticandosi a vicenda.
Sindaci, la cittadinanza è indignata. Dal giorno delle amministrative, si è vista declassare l’ospedale da base a prossimità e ancora oggi, dopo nove mesi e più, la nostra Isola non ha ancora la certezza della cura sul proprio territorio ed è sbigottita dalla poca attenzione che le amministrazioni pongono alla continuità assistenziale che per un Elbano può significare anche la vita. Il primo protocollo che la Conferenza dei Sindaci deve approvare all’unanimità e con urgenza, è quello di una funzionale emergenza urgenza.
Dateci urgentemente una degna Sanità
Comitato Elba Salute.