Mentre si attende ancora un atto formale da parte della Regione Toscana per lo stanziamento degli studi dettagliati per la mappatura del rischio voragini, oggi è arrivata un'altra cattiva notizia.
La situazione di emergenza si aggrava ulteriormente perché da una dichiarazione stampa del prof. Nicola Casagli, del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze, responsabile del monitoraggio dei movimenti del suolo tramite il metodo GB-InSAR , si apprende che, non ricevendo pagamenti da giugno 2014 da parte della Provincia di Livorno, entro fine Marzo sarò costretto a sospendere le attività in corso da ottobre 2013.
Ricordiamo che nella zona, oltre ad abitazioni ed attività commerciali, si trovano anche la strada provinciale per Rio Marina, dove è presente il secondo porto dell’Elba, la centrale elettrica e un importante tratto della condotta per l’approvigionamento idrico, servizi vitali per l’intera isola d’Elba.
Nella giorna ta di sabato è intervenuto anche Francesco Bosi, che oltre ade essere stato parlamentare della Repubblica Italiana e sottosegretario al Ministero della Difesa, è stato anche sindaco di Rio Marina per 10 anni.
Bosi ha voluto testimoniare solidarietà e vicinanza al territorio, ai cittadini e al sindaco di Rio nell'Elba presenti sulla zona.
Francesco Bosi ha anche lanciato un messaggio al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
"Mi piace anche molto l'idea di tutti i sindaci di fare questa strada una strada regionale [per l'accesso al porto ndr]."
"Al presidente Rossi, che conosco, voglio fare un rimprovero perché di fronte a problemi così gravi e così rari anche nella propria gravità, il continuare a fare discorsi e non mettere nero su bianco francamente è molto grave, anche tenendo conto che in altre situazioni - e mi piace questo slogan "Siamo italiani anche se siamo isolani- per casi forse meno gravi si sono stanziati non centinaia di migliaia di euro ma milioni di euro. Ecco perché credo che sia giusta e legittima questa protesta ..."