Un mio post ironico, su un social network, sulle infiltrazioni di acqua piovana dal tetto del nuovo polo scolastico ha portato il sindaco ad una risposta pubblica nervosa, confusa e ad un attacco verso la mia figura professionale.
In questi anni di esperienza come consigliere di minoranza sono stato accusato di fatti che non mi riguardavano, sono stato - come i miei predecessori - indicato come capro espiatorio delle difficoltà amministrative.
Sta in sintesi continuando ad operare una "macchina del fango" che investe la mia sfera personale e quella professionale.
Tutto ciò perché mi sono permesso sempre di manifestare liberamente il mio pensiero politico e la mia contrarietà alle scelte politiche e amministrative di chi governa.
Ma essere definito “zitto come un topo” penso sia veramente errato, primo perché i topi non tacciono e secondo perché la mia storia politica dimostra il contrario.
Nel suo comunicato il sindaco mi pone delle domande retoriche, procede per illazioni, ma non ricoprendo il sottoscritto funzioni amministrative decisorie, ed essendo legato quale professionista al segreto professionale verso i miei assistiti, non posso aggiungere altro che i fatti a cui a cui allude, a me noti (ma non riconducibili a mie responsabilità) sono ben conosciuti anche dall’amministrazione.
Fatti che il sindaco sta forse cercando di strumentalizzare politicamente.
Mi spiace aver distolto l’attenzione dai temi pubblici che come consigliere dovrei occuparmi, con o senza ironia, ma sono stufo di sopportare un comportamento intimidatorio, antidemocratico e prepotente da chi colto da ebbrezza di potere ha perfino mutato carattere e personalità
Per cultura e formazione educativa non sono abituato a nascondermi o a tacere ma a combattere per le mie idee, per le minoranze, per le ingiustizie.
E se neanche questo un giorno non fosse più possibile nella totalitaria "Repubblica del Ciumei" chiederò lo status di rifugiato politico nel comune limitrofo, ma continuerò sempre, piaccia o non piaccia a questo borioso signore, a dire quel che penso.
Francesco A. Gentili – Consigliere comunale di Marciana Marina