"Centrodestra, Riprendiamoci il Futuro", convegno organizzato dalla Fondazione della Libertà per il Bene Comune e dalla Fondazione Italia Protagonista, Roma 21 marzo 2015.
Con questo intervento voglio portare l’esperienza di uno che vive lontano dai Palazzi della Politica, anzi lontanissimo, perché vive su un’Isola: l’Elba.
Uno però che ha la passione per la politica e l’esperienza dovuta alla carica di Sindaco del mio paese, Capoliveri, iniziata nel 1990 a 32 anni e che continua tuttora con il 5° mandato.
Noi, Forza Italia, ognuno con la propria storia, abbiamo rappresentato e continuiamo a rappresentare quella parte del Popolo Italiano che ha creduto e che continua a credere nei nostri valori e nei nostri programmi. Valori e programmi che sono attuali anche oggi.
Solo che oggi abbiamo perso il filo della matassa, e non sappiamo più trasmetterli in modo adeguato al nostro elettorato tradizionale. Oggi il nostro messaggio è confuso, anzi, chiedo prima a me stesso e poi a voi: quale è il nostro messaggio??
Io, che mi posso considerare un addetto ai lavori, faccio fatica ad individuarlo, mentre i cittadini comuni non lo conoscono. Se provo a spogliarmi delle mie conoscenze acquisite in tanti anni, se provo a spogliarmi delle mie sintesi e mi pongo a livello di un cittadino/elettore medio, che vive una vita moderna frenetica scandita dal mondo delle mail, dai Social media e da internet in generale, ho difficoltà a capire chi siamo, cosa vogliamo, quali sono i nostri Programmi, quali sono i nostri obiettivi futuri. Oggi il nostro messaggio è difficile da capirsi, confuso e a volte contraddittorio, frutto e specchio di una Forza Italia divisa.
Io vedo e sento tanta tattica e poca politica, quella con la P maiusola, mentre invece, in questi tempi, c’è bisogno di messaggi e programmi chiari, semplici e che vengono ripetuti e ricordati continuamente. E allora oggi c’è bisogno di un cambiamento, di una nuova Primavera italiana per RIPRENDERCI IL FUTURO NOSTRO E DEI NOSTRI FIGLI.
Ma mi dite come abbiamo fatto a finire nelle mani di Renzi?? Renzi: IL GRANDE BLUFF!! Crede di essere ancora Presidente della Provincia o Sindaco di Firenze, quando i suoi proclami non incidevano sulle condizioni socio economiche dei suoi cittadini. Oggi solo con gli slogan è riuscito a diventare primo Ministro ed e riuscito a fregare anche i comunisti diventando Segretario del PD!
Il futuro ci dirà quanto potrà durare, ma le menzogne e le false promesse hanno le gambe corte e gli italiani cominciano ad accorgersene. Noi toscani lo sapevamo già, perché lo conosciamo da più tempo.
IL MOMENTO DI UNA PRIMAVERA ITALIANA E’ ORA!!!
IL MOMENTO PER RIPRENDERCI IL FUTURO E’ ORA!!!
E ALLORA RIPARTIAMO DAI NOSTRI VALORI E DAI NOSTRI PROGRAMMI: quelli che ci hanno fatto vincere tante elezioni, a tutti i livelli.
E quali sono i nostri VALORI e i nostri PROGRAMMI??
Qui, oggi, nel nostro tempo, dobbiamo propagandare le nostre idee. MA IL PUNTO è che dobbiamo farlo, dobbiamo ricominciare a farlo!!!
E allora dobbiamo iniziare a proporre un manifesto delle nostre AZIONI PROGRAMMATICHE PER IL FUTURO,
io ne ho individuate una decina:
1) Più Sicurezza e Meno Clandestini
La sicurezza è un bene primario da cui discende la serenità necessaria ad una collettività per coltivare quelle relazioni fondamentali per lo sviluppo sociale e economico. Io vivo all’Elba e sono fortunato, dormo con le porte di casa aperte, ma sarei terrorizzato se dovessi vivere sulla costa toscana, dove impera la micro criminalità, con furti, rapine, scippi e dove le abitazioni sono diventate Bancomat.
2) Più Sanità e Più sociale
La sanità deve essere più coerente con le esigenze di una società evoluta e con prestazioni adeguate dove deve emergere la persona, elemento forte della Famiglia con i propri diritti e con l’obbligo della società di garantirne la tutela.
3) Più Scuola e Più Cultura
E’ l’istruzione che da impulso all’economia, che respinge il crimine, che rende i cittadini consapevoli.
4) Più Ambiente
Vi prego di porre particolare attenzione a quello che sto per dire: non solo lo sviluppo, ma anche la conservazione deve essere sostenibile. Vi porto l’esempio del PIT, Piano del Paesaggio della Regione Toscana. Sono contrario alla decrescita della Toscana: noi siamo per una visione antropocentrica della tutela dell’ambiente. Il territorio deve essere a misura d’uomo, così come in tanti secoli la mano dell’uomo l’ha modellato. Il paesaggio toscano non sarebbe come è oggi se non ci fosse stato l’intervento dell’uomo.
5) Meno Fisco e Meno Burocrazia
La pressione fiscale è diventata soffocante per aziende e famiglie, la burocrazia spenge gli entusiasmi per nuove attività. Nel mio comune quando vedo la fila fuori da un ufficio, allora vuol dire che quell’ufficio non funziona e non da risposte ai cittadini in tempi brevi. Purtroppo in questi tempi l’ufficio del mio comune che tutti i giorni ha la fila è quello dei tributi, che a causa della scellerata e micidiale manovra del Governo Monti sono diventati insostenibili e la gente viene a rateizzarli. Questo provocherà anche un problema di cassa per gli enti locali.
6) Più Impresa e Più Lavoro
E’ necessario intervenire subito con azioni di supporto alle imprese e alle partite IVA.
7) Più Commercio, Più Artigianato, Più Turismo
Il turismo ha un’importanza strategica per l’Italia e va posto al centro di una nuova e seria politica economica anche alla luce di quanto incide sul nostro PIL. Fino ad oggi non lo si è fatto con la dovuta attenzione e neanche in maniera organica coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti.
8) Più Agricoltura
E’ un settore di primaria importanza, anche per il Made in Italy, peccato che renzi durante la presidenza italiana dell’UE, non abbia fatto nulla per questo settore e che abbia preteso il Commissario agli Esteri (che non conta nulla) e non quello alle Politiche Agricole…. Va rivista da subito l’IMU agricola andando incontro alle difficoltà delle aziende agricole. Bisogna intervenire per promuovere e supportare le filiere corte e i prodotti tipici, la vendita diretta e tutti qui principi che sono legati al “Km 0”.
Inoltre, per la mia esperienza di Sindaco e anche per quella di 4 anni di Commissario Straordinario del PARCO Nazionale Arcipelago Toscano, ritengo che al centro della nostra azione politica ci debba essere quella che io chiamo la “Visione Strategica” che io ho individuato nella Qualità della Vita e nel miglioramento di tutti quegli indicatori che la avvicinano sempre più al raggiungimento della felicità e sempre meno al PIL.
Nel 1968 Robert Kennedy , in quello che venne definito il “discorso sul PIL”, affermò che “Il PIL non misura né la nostra arguzia, né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra conoscenza, né la nostra compassione, né la nostra devozione al nostro Paese. Il Pil non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere. Il Pil misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”.
E quali sono oggi gli indicatori, internazionalmente riconosciuti, di questa “Visione Strategica” con al centro il Miglioramento della Qualità della Vita?
Sono 12 dimensioni: l’ambiente, la salute, il benessere economico, l’istruzione e la formazione, il lavoro e la conciliazione dei tempi di vita, le relazioni sociali, la sicurezza personale, il benessere soggettivo, il paesaggio e il patrimonio culturale, la ricerca e l’innovazione, la qualità dei servizi, la politica e le istituzioni.
Ripartiamo da qui, da queste azioni per un Nuovo Sogno, per una Primavera Italiana, e per Riprenderci il Nostro Futuro.
Ruggero Barbetti