«Ho soltanto brindato alla salute di chi ha mantenuto fede alla parola data, e a colui che ha praticato un altro modo di fare politica dicendo no ad ogni contrapposizione frontale e ad uno sterile populismo. Ora, dopo i brindisi, si cominciano a contare i barili, e non mi pare onesto fare cincin con quanti, in queste settimane, hanno fatto il pesce in barile (né vedere, né sentire), oppure hanno fatto la barba all'asino (creare una cosa insensata e inutile), o si sono comportati come la gatta di Masino (fingere di non vedere per non denunciare un’azione inefficace). Così come non posso alzare il calice verso coloro che si sono sbracciati ad annunciare piani di protezione civile mai votati, oppure a comunicare strade alternative mai progettate, etc. Infine, mi piace precisare come brindare alla salute di qualcuno non significa ringraziarlo per il lavoro svolto perché un uomo pubblico è tenuto a fare il suo dovere, anche se nel limite del possibile. Tant’è che dissi ad un mio collega amministratore che si lagnava ogni qualvolta gli sottoponevo nuovi problemi dell’Isola: Non te l’ha mica ordinato il medico di fare l’assessore. Quando non si vogliono rogne si sta tambussati in casa!».
Lorenzo Marchetti