La notizia circolava da giorni sempre con più insistenza ma ho voluto aspettare oggi, dopo la chiusura della direzione regionale del partito, per uscire pubblicamente con una mia personale dichiarazione.
La decisone di escludere la candidatura elbana a favore di una candidatura piombinese era probabilmente stata presa da tempo, non ci si aspettava forse che all'Elba ci fosse una forte unanimità da parte di tutti i circoli nel sostenere una candidatura presentata nel pieno rispetto delle regole, regole tra l'altro decise a Firenze. Quelle stesse regole che quando si vuole sono intrasgredibili (assoluta parità di genere) ma che in altri casi possono essere tranquillamente infrante: cancellare una candidatura espressione di un territorio troppo spesso ignorato e al quale non si è mai data dignità alcuna di rappresentanza a livello regionale.
Si è tentato, senza successo, di trovare un candidato che potesse comunque garantire una rappresentanza all'Elba, ma la richiesta è stata disattesa. Il partito elbano è stato chiaro e fermo nel difendere la mia candidatura sostenuta da oltre 150 firme e votata a larga maggioranza (78%) in federazione e nel respingere una richiesta chiaramente strumentale.
Personalmente ringrazio il partito dell'Elba e il segretario di federazione per l'impegno e gli sforzi di questi giorni che nulla hanno potuto di fronte ad una incomprensibile e totale chiusura da parte della segreteria regionale.
Questa vicenda è per me motivo di profonda amarezza e delusione nei confronti di un partito che doveva dare un nuovo verso alla politica, non solo nazionale, ma soprattutto a livello locale perché è dagli iscritti di tutti i circoli, piccoli e grandi, che si costruisce un nuovo corso e una nuova politica espressione di una sana e trasparente democrazia.
Piombino esprime così tutti e tre i candidati in lista della federazione Elba - Val di Cornia che ha visto riconoscersi anche il posto del capolista, un gesto forse di prevedibile compensazione.
Domenica parte da Livorno la campagna di Enrico Rossi per la presidenza della regione, alla quale contribuirò come cittadina e come iscritta al PD e alla quale sicuramente contribuiranno tutti gli iscritti elbani. Altra cosa sarà la scelta delle candidature da sostenere: l'Elba non avendo rappresentanti potrebbe decidere di dare un segnale forte e chiaro, non esprimendo alcuna preferenza come concreta manifestazione di una protesta largamente condivisa.
Su questo comunque si esprimerà lunedi il partito elbano in occasione dell'assemblea di tutti i circoli e sicuramente la decisione che verrà presa sarà sostenuta con la stessa determinazione con cui si era fortemente voluta una candidatura elbana, capace di dare per una volta voce e rappresentanza ad un territorio spesso considerato come una lontana periferia.
Antonella Giuzio