La scorsa settimana abbiamo avuto l'onere di ospitare nella nostra costa Enrico Rossi.
A Rosignano Solvay il presidente regionale uscente (speriamo) apre la sua campagna elettorale: sorrisi e strette di mano tra il direttore dell'insediamento chimico "Solvay", Enrico Rossi e il Sindaco di Rosignano.
E promesse reciproche: io investo 20 milioni di euro su un vecchio impianto ad alto rischio, tu ti impegni per farmi avere l'energia a prezzo agevolato: per gli scarichi in mare vedremo!
Così si è concretizzato l'accordo elettorale tra un grande elettore (Solvay) e il governatore uscente e rientrante: qualche migliaio di voti tra clienti e disinformati che non si buttano mai via, specie di fronte alla caduta verticale di credibilità del Pd di Renzi a livello nazionale.
Non si è parlato dello snodo ferroviario di servizio dello stabilimento Solvay, collocato in zona densamente popolata, non si è parlato delle acque reflue delle Spiaggie Bianche e neanche del deposito di etilene liquido a due passi dalla cittadina.
Dopo Solvay Enrico si è spostato verso sud.
Neanche le proteste degli operai della Smith lo hanno fermato, per loro giusto un pensierino ad hoc per il 1° maggio esprimendogli tutto il suo sostegno.
Nel frattempo, parlando di fatti e non parole, sulla questione il M5stelle aveva aperto un confronto con il Ministro Poletti grazie alla senatrice Paglini.
Passando per le valli cecinesi il nostro "signor Rossi"si è forse ricordato che il primo investimento da fare in questo territorio è quello di un dissalatore per sganciare la Solvay dallo sfruttamento insostenibile del salgemma per restitutire acqua a territorio e popolazione?
E la richiesta dell'Assessore Bramerini di far convergere le royalties di queste multinazionali su questa valle?
Forse 3 milioni di euro tre anni fa, sarebbero serviti ad investire in settori strategici, creando quei posti di lavoro che fra un mese verranno a mancare?!
Cecina è un porto incompleto, con una foce deviata contro natura, ripascimenti di spiagge erose con sabbia melmosa dragata da un fiume inquinato, un ospedale a rischio chiusura depredato dei servizi essenziali; ma qui Rossi non si è proprio fermato.
Ha continuato sereno il suo tour passando per Castagneto, poi Campiglia, un panorama di colline mangiate dalle escavazioni che fanno da pandant con la Tirrenica.
La meta importante è Terre dell' Etruria, l'incontro con la cooperativa leader di prodotti locali: scompariranno e svaniranno con l'arrivo del famoso TTIP.
Il mondo globale chiama!
Eccoci a Piombino, lo stesso giorno dell'incontro tra Sindacati e Cevital, ma il traghetto partiva....e Rossi pure, neanche un salutino all'amico algerino.
Elba: probabilmente è tornato a nuoto.
Io spero che il 31 maggio chi legge capisca che è l'ora di cambiare, ma per davvero!