Nonostante i proclami circa l’ottima qualità della sanità Toscana e nonostante la veemenza con la quale il Governatore Enrico Rossi rifiuta il concetto di “mettere in pericolo la vita degli elbani” sono sempre più numerosi i casi che non esitiamo più a definire di “mala sanità elbana”. Abbiamo tralasciato in passato di scrivere circa la chiusura delle liste per la diagnostica radiologica, per le visite oculistiche, per i piccoli interventi, per la diagnostica gastroenterologia, problemi risolti con l’intervento del Delegato alla sanità Dott. Luciano Rossi e del Comitato Elba Salute, ma non possiamo oggi di esimerci dal chiedere chiarimenti sull’ultima gravissima vicenda della quale è rimasto vittima un nostro concittadino il quale, affetto da cardiopatia diagnosticata nell’ottobre 2014 e per la quale erano stati richiesti ulteriori accertamenti, è rimasto inutilmente in attesa per ben 8 mesi.
Oggi ha pagato con un infarto complicato da gravi disturbi cardiaci la mancata esecuzione della coronarografia richiesta e programmata dagli specialisti, ma rimasta solo un programma, ed è ora ricoverato in una sala di rianimazione. Non possiamo non domandarci come può essere accaduto e sollevare legittime perplessità sulla funzionalità e sull’organizzazione del reparto cardiologico di Livorno, su come e da chi sono gestiti gli appuntamenti e come si valutano eventuali priorità per l’esecuzione di esami strumentali fondamentali per la vita dei cittadini, ma soprattutto vogliamo sapere se il servizio è in grado di rispondere alle reali esigenze della popolazione perché questo non è solo un nostro dovere ma soprattutto un nostro diritto.
In questa situazione non siamo più disposti ad accettare l’assordante silenzio che da mesi oramai caratterizza gli organi istituzionali, tecnici e politici, e una mancata risposta ai nostri dubbi ci costringerà a rivolgere le stesse domande alle Autorità competenti.
Arch. Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio