Gentile Signor Sindaco,
premesso che siamo dispiaciuti dell’evento occorso al Sig. R.L., riteniamo doveroso fornire elementi di chiarezza che aiutino ad interpretare quanto accaduto in modo oggettivo, senza cedere alla comprensibile emotività che ha ovviamente suscitato.
La coronarografia per il Sig. R.L. risulta essere stata richiesta in elezione in data 15 gennaio scorso a seguito di altri accertamenti, tra cui una scintigrafia miocardica da sforzo, risultata dubbia per ischemia inducibile, come riportato nella richiesta inviata via fax a firma di un Medico della UOC Medicina di Portoferraio: non sono stati rappresentati nella richiesta elementi di instabilità clinica che costituiscono criteri di urgenza, per i quali l’esame viene effettuato in qualsiasi momento sulle ventiquattr’ore.
In data 24 aprile è stata rappresentata telefonicamente ad un Cardiologo dell’Emodinamica di P.O. di Livorno, da parte di un Collega conoscente del paziente, l’opportunità di accelerare l’esecuzione della coronarografia in programma: per questa ragione tale Cardiologo ha trasferito il Sig. R.L. nella lista prioritaria, dalla quale sarebbe stato chiamato massimo entro due settimane per l’esame.
E’ doveroso precisare, peraltro, dal punto di vista tecnico, che la gestione di un paziente in lista di attesa per coronarografia in elezione risulta particolarmente delicata, perché richiede da parte dello Specialista Cardiologo che lo ha in carico, e/o degli altri Medici che intervengono nel processo di cura, uno stretto monitoraggio delle condizioni cliniche che consentano di cogliere gli eventuali elementi di instabilizzazione (legati sostanzialmente al variare della sintomatologia anginosa) in base ai quali si
rende indispensabile il ricovero immediato in ambiente ospedaliero (che costituisce la protezione contro la morte improvvisa), e l’esame coronarografico deve essere eseguito entro 24-48 ore: parrebbe evidente che tale necessità non si sia verificata nel caso del Sig. R.L., per il quale nessuno dei Medici che lo hanno seguito ha disposto un ricovero in ospedale per instabilizzazione del quadro clinico, attivando il percorso di cui sopra.
Le condizioni cliniche del paziente al momento in cui Le sto scrivendo sono buone e stabili, senza alcun deficit neurologico; non c’è stato un infarto del miocardico, ma in base al quadro di coronaropatia trivasale evidenziato alla coronarografia ed associato a compromissione della funzione ventricolare sinistra, è stata posta indicazione all’intervento cardiochirurgico di rivascolarizzazione miocardica, per il quale sarà trasferito a Massa - Fondazione Toscana Gabriele Monasterio questo pomeriggio.
Va sottolineato positivamente, comunque, che la catena del soccorso ha funzionato in modo eccellente: il paziente è stato rianimato da un arresto cardiaco senza riportare reliquati neurologici grazie alla competenza ed alla capacità di tutto il personale Medico e Infermieristico intervenuto nel soccorso, personale al quale vanno i complimenti ed il ringraziamento della Direzione Aziendale.
Siamo a Sua disposizione, ovviamente, per ogni ulteriore chiarimento
e/o precisazione.
LA DIREZIONE AZIENDALE
IL DIRETTORE SANITARIO
DOTT. CARLO GIUSTARINI