La delusione e l’amarezza che si provano alla fine di ogni Consiglio comunale è tale per cui, nelle 24 ore successive, prevale il bisogno di disintossicarsi da un sistema politico, locale, che ogni giorno sempre più ha dell’inverosimile.
Mai avrei pensato che la politica fosse questa o, forse, meglio, ciò a cui sto partecipando non è politica.
A distanza di un anno dalle elezioni comunali, in termini di governo della città si è visto ben poco, e anzi sono chiaramente emerse pesanti criticità dovute a scelte politiche e amministrative palesemente sbagliate e inappropriate.
Ormai da fine marzo, i Consigli comunali si svolgono all’insegna del mutismo (non certo del nostro Gruppo di opposizione), dell’immobilismo e dell’approssimazione; all’ordine del giorno approdano atti senza proposte di delibera o senza pareri e alle nostre interrogazioni e mozioni le risposte della Giunta sono ridotte sempre più ai minimi termini.
“L’Amministrazione non ritiene di dover dare spiegazioni”, così ha concluso “in bellezza” il Vice Sindaco Roberto Marini quando avrebbe dovuto spiegare i motivi della mancata costituzione in giudizio del Comune di Portoferraio rispetto al ricorso presentato dalla società Esaom Cesa spa, una domanda contenuta nella mozione del nostro gruppo consiliare.
Evidentemente ai cittadini non è dato sapere, ma l’Amministrazione non dovrebbe rendere conto proprio ai propri cittadini?
E allora una domanda nasce spontanea: se nei Consigli comunali non ci si confronta, non si ottengono le risposte che attendono i cittadini, se non si hanno gli atti completi su cui eventualmente discutere e votare, se le minoranze non sono messe nelle condizioni concrete di espletare il proprio mandato, qual è il senso dei Consigli comunali? Che senso hanno le minoranze? Che senso hanno i principi di partecipazione, democrazia e trasparenza a cui è tesa costantemente la nostra attività di consigliere di opposizione?
Probabilmente la maggioranza vorrebbe una minoranza passiva, disinteressata, distratta se non “complice”, ma non è così e la risposta è semplice, anche se non facilmente digeribile.
Il senso di tutto il nostro lavoro, come gruppo di opposizione, è il popolo elettore e la legge che lo tutela.
In nome di questo porteremo avanti, sempre e comunque, le nostre istanze non “rinunciando mai a uno solo dei nostri principi, non sacrificando nemmeno uno dei nostri ideali e non tralasciando uno solo dei nostri doveri”.
Alessia Del Torto
Consigliere comunale CAMBIARE IN COMUNE