Mi sono chiesta spesso perché alcuni problemi costituissero ormai una condizione quasi naturale della vita su quest'isola.
Certamente tutto questo è il risultato di anni di marginalizzazione politica che ha finito talvolta per diventare una discriminazione per questo territorio.
Nessuno può sentirsi esente da responsabilità specie se solo oggi -dopo decenni di amministrazione - trova nel cassetto ricette magiche e proposte che indignano per il solo fatto che chi oggi le propina avrebbe ben potuto pensarci prima ma che soprattutto sono un'offesa all'intelligenza degli elbani, non solo privati delle loro garanzie fondamentali ma presi in giro proprio da chi dovrebbe tutelarli.
Ma la speranza di un'Elba dei diritti e delle opportunità ha bisogno del coraggio di tutti di abbandonare gli schemi e mettere in campo le sue energie migliori.
Occorre abbandonare il gioco perverso delle contrapposizioni e non indugiare neppure un istante nell'autocommiserazione ma riprendere un percorso autorevole di proposte tramite una voce che faccia squadra ma sia fuori dal coro.
In questa campagna elettorale sto scoprendo straordinarie solidarietà che mi fanno pensare che ci sia un'Elba che possa fare di sé l'eccellenza che merita e per la quale l'unico voto inutile è quello per chi impedisce a questa isola di crescere.
Paola Mancuso