“L’Altra Elba per la sinistra” condivide e fa propria la scelta compiuta da Sel di presentare una lista autonoma in Toscana, quale concreta alternativa alle politiche neoliberiste attuate dal Pd nel governo regionale dopo la svolta renziana del presidente Rossi.
Questa scelta era già matura e necessaria nelle elezioni comunali di Portoferraio dello scorso anno ed è stato un grave errore non averla fatta, così come i disastrosi risultati elettorali hanno poi dimostrato, penalizzando in particolare Sel che non è riuscita ad eleggere alcun candidato e dando una severa lezione all’arroganza e alla fallimentare politica amministrativa del Pd locale, che ha di fatto aperto la strada al ritorno del centrodestra alla guida del comune.
Ora si tratta di superare quel momento, di aprirsi a nuove forze, soprattutto giovanili e impegnate nel sociale, e di guardare avanti per dar vita ad un nuovo soggetto politico unitario della sinistra, capace di cambiare in meglio il paese e di farsi interprete della buona politica.
Occorre pertanto intraprendere una faticosa opera di disinquinamento politico e morale, ereditato da vent’anni di berlusconismo, e di ridare fiducia ai tanti delusi che ogni giorno abbandonano il Pd, ai milioni che per reazione si astengono dal voto o che, ancor peggio, hanno scelto la via del populismo protestatario di Grillo o di Salvini.
La lista “Si – Toscana a Sinistra” va in questa direzione, con l’obiettivo di divenire un laboratorio nazionale per una sinistra di governo che parli di beni comuni, di diritti, di sanità, di scuola pubblica e che dia vita ad un’idea di sviluppo centrata su ricerca, lavoro e ambiente.
“L’Altra Elba per la sinistra” condivide e sottoscrive, inoltre, l’appello degli intellettuali toscani a sostegno della candidatura di Tommaso Fattori con la convinzione che un altro modo di essere della Toscana è possibile e che occorre iniziare a costruirlo. La Toscana, è stato detto, non è una regione come un’altra: è stata un modello virtuoso. Oggi rischia di non reggere più. Il Pd toscano ha subito una profonda mutazione genetica, ed Enrico Rossi non ha più alcun margine di indipendenza politica dalla linea di Matteo Renzi. Quel modello è finito.
Ciò appare evidente anche per l’Elba, ed in particolare per le conseguenze negative in termini di progressiva riduzione dei diritti e dei beni comuni, quali la sanità, la scuola, i trasporti, la giustizia, i servizi e con preoccupanti ricadute sull’economia turistica locale. Il governo regionale ha negli ultimi anni ignorato le problematiche legate all’insularità e non ha mantenuto gli impegni assunti all’inizio della legislatura.
Per questo “L’Altra Elba per la sinistra” invita gli elettori elbani a dare un voto forte e chiaro di cambiamento, facendo una scelta utile e ragionata a favore della lista “Si-Toscana a Sinistra”e dei suoi candidati.
Riceviamo inoltre:
Gentile Redazione,
in merito alla pubblicazione odierna del comunicato de "L'Altra Elba per la sinistra", mi permetto umilmente di precisare che non è corretto attribuire solo alla mia persona un contributo politico discusso e condiviso da tutti gli appartenenti al movimento, di cui fanno parte ex iscritti a Sel, altri che sono iscritti alla Federazione di Livorno ed altri ancora provenienti da una più generica area di sinistra. A me è stato solo affidato il compito di inviare il comunicato alla stampa locale. La prego, pertanto, di pubblicare tale precisazione. Grazie.
Danilo Alessi
fatto: