Carissimi,
siamo arrivati alla fine di questa fase della campagna elettorale.
Con un pizzico di fortuna potremmo arrivare al ballottaggio e replicare quanto successo a Livorno e per questo vi invito a continuare fino a domenica l'operazione di comunicazione del nostro programma e della nostra proposta politica in ogni occasione privata possibile con amici conoscenti e parenti.
E' stato un lungo percorso e sono felice di sentire nelle parole e azioni delle persone che ho incontrato il riconoscimento di un merito importante: aver ridato una speranza a questa regione.
Siamo l'unica forza politica con un programma elettorale pubblico, elaborato dai cittadini e concertato con le parti sociali. Siamo l'unica forza politica con idee, senza interessi e secondi fini.
Il gruppo si è ricompattato e rafforzato.
Comunque vadano queste elezioni il Movimento 5 Stelle in Toscana è vivo e ha trovato la sua strada.
In una lettera appello ad un giornale ho dovuto fare un "appello al voto".
Vorrei farvelo leggere anche a voi.
"Lentamente muore chi non ribalta il tavolo" recita una poesia di Martha Madeiros, diventata rappresentazione del senso della nostra proposta politica.
La Toscana si sta spegnendo lentamente: i suoi giovani non trovano lavoro, in alcune nostre province fino al 60%, i servizi di base (acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale, sanità) vengono progressivamente
privatizzati e siamo unica regione italiana con 3 aree di crisi complessa.
Responsabile di questo è quella zavorra partitocratica che ci governa ininterrottamente dal 1970 e vuole imputare alla sola cittadinanza oneri e costi di questa crisi senza il minimo senso di pudore.
Il 31 maggio possiamo iniziare a ribaltare educatamente il tavolo, ricominciando in Toscana a fare politica nel senso più alto del termine, quello a 5 stelle: ascoltare i cittadini, le imprese, i lavoratori, gli
studenti e insieme guidarci verso un futuro migliore.
Al governo della regione apriremo i cassetti, elimineremo gli sprechi - mandando i partiti fuori dalla sanità - e ci taglieremo gli stipendi. Con queste risorse lanceremo un Piano del Turismo ambizioso per rendere la
Toscana prima regione italiana - da sesta quale è ora - per afflusso di turisti stranieri e investiremo su strategia rifiuti zero, energia distribuita e diffusa da fonti rinnovabili interconnessa con smart grid,
interventi di mobilità sostenibile e prevenzione socio-sanitaria. A Nord Pas de Calais, regione francese simile alla Toscana, questa ricetta ha portato 26mila nuovi posti di lavoro e un miglioramento della salute pubblica. Chi ha le mani libere può permettersi di replicare qui questi esempi virtuosi.
Diamoci una speranza, tutti insieme.
Giacomo Giannarelli
(Portavoce Candidato alla Presidenza del Consiglio Regionale Toscano)