Per la Zona di Val di Denari vi è una previsione urbanistica per la realizzazione di un piano PEEP, composto da 5 comparti di realizzazione. Le urbanizzazioni dell’area prevedevano, nel Piano approvato dalla precedente Amministrazione, tutto un progetto unitario per la realizzazione delle strade, del verde e del sistema dei parcheggi.
Naturalmente per la realizzazione di questo progetto, in questo primo anno di legislatura, l’attuale Amministrazione avrebbe dovuto continuare nel percorso di acquisizione delle aree private. Dall’altro canto, qualora vi fossero state difficoltà nel realizzare il disegno unitario originario, si poteva proporre al Consiglio Comunale, una eventuale variante urbanistica, che spacchettasse i comparti, ma niente di tutto questo è stato fatto con evidente danno per la città e per le famiglie che non hanno ancora realizzato le loro prime case.
In conseguenza della mancata concretizzazione del piano delle urbanizzazioni, per poter iniziare a lavorare sui primi comparti, sono stati utilizzati beni collettivi quali la strada e il Ponte di Val di Denari con danneggiamenti degli stessi.
Il ponte infatti è stato rimaneggiato ed ampliato nel 1977, per annettervi la conduttura fognaria, realizzata attraverso un consorzio, tuttora esistente, cui partecipò il Comune in ragione del 50%. L’anno successivo venne sistemata e asfaltata la strada mediante la costituzione di un nuovo consorzio, tuttora esistente, ed i lavori vennero eseguiti con mezzi e manodopera del consorzio e materiali forniti dal comune. A tutela del ponte e ovviamente di chi doveva servirsene era stato posto dal Comune un cartello che indicava in 15 tonnellate il limite di carico che poteva sopportare. Evitare il transito di mezzi di peso superiore ha contribuito negli anni a salvaguardare anche la strada, una piccola strada ad una sola carreggiata inadatta al transito di mezzi pesanti che viceversa vi hanno transitato provocando un cedimento, in prossimità del ponte, di una buona porzione di manto stradale e rendendo impraticabile per giorni l’accesso anche ai mezzi di soccorso oltre che gli scuolabus. Una volta ristrutturato il ponte, a seguito di un sopralluogo dell’Ufficio tecnico del Comune,veniva apposto un cartello provvisorio che riduceva il carico permesso a un decimo dell’originario, portandolo ad 1,5 tonnellate, trasformate poi, a seguito di una nuova perizia ingegneristica, a 40 tonnellate con un incremento di oltre il 2600 per cento che ha molto preoccupato gli abitanti della zona .
Vista la situazione si interroga il Sindaco per sapere:
1. quali iniziative sono state assunte per completare l’acquisizione delle aree private mediante esproprio e/o accordo bonario;
2. come l’Amministrazione intenda ovviare alle criticità nate da questa situazione e come intenda tutelare, con iniziative concrete, il ponte e la viabilità che rischiano di essere irrimediabilmente danneggiate;
3. se l’Amministrazione intenda proporre una variante urbanistica o altre misure atte a favorire la realizzazione di questo importante intervento sociale rappresentato dalla realizzazione di prime case per i cittadini di Portoferraio.
Si chiede che la presente interrogazione sia inserita nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
I Consiglieri Comunali
Cosetta Pellegrini
Alessandro Mazzei
Antonella Giuzio
Paolo Andreoli