E’ particolarmente apprezzabile che in questo particolare momento di riorganizzazione della sanità Elbana e di quella Regionale, l’Azienda Sanitaria abbia mantenuto gli impegni sottoscritti nel 2012 attivando, nella data stabilita 15 giugno, il secondo medico al pronto soccorso e i due medici sulle ambulanze periferiche. Avevamo temuto i ritardi registrati un anno fa e rinsaldati dalla parole del nostro Governatore quando affermò che gli elbani avevano anche troppo da un punto di vista sanitario. Apprezzabile è anche l’assunzione di uno specialista con master per camera iperbarica finalizzato ad un potenziamento del servizio e consentendo il trattamento in loco di eventuali problemi legati alla florida attività subacquea sostenuta dai gestori dei diving, attività sicuramente importante per l’economia della nostra isola.
Se encomiabile è quanto detto, ci rammarica e ci preoccupa la decisione dell’Azienda inerente alle chiusure estive degli ambulatori e delle sale operatorie come se i malesseri, le sofferenze, le cure, le urgenze rallentassero o si bloccassero nel periodo estivo.
Chiudere l’endoscopia per 13 giorni, la chirurgia per piccoli interventi dal 1 al 31 agosto, urologia/cistoscopia per 24 giorni, l’oculistica per 10 giorni, la diabetologia dal 10 al 22 agosto, gli interventi chirurgici per l’oculistica dal 5 agosto al 2 settembre e la chirurgia generale dal 1 al 31 agosto, non è certo far servizio per il paziente sofferente che anche nel periodo estivo necessita di cure, e non è certo questo il modo per recuperare la fiducia dei cittadini nei confronti di una sanità pubblica con trend costantemente in ribasso. Il Pronto Soccorso ed i reparti di degenza saranno l’unico punto di riferimento ed avranno ulteriori e gravi difficoltà, mentre al contempo i cittadini saranno costretti a rivolgersi a strutture private.
In questo periodo di chiusure estive, così come in altre occasioni dove si riduce personale ospedaliero per non incidere sul bilancio della struttura, viene facile pensare che se fosse vero che la politica Regionale avesse come unico scopo la salute del cittadino, le Aziende Sanitarie dovrebbero chiamarsi “Luogo di Cura”; solo così risponderebbero in maniera efficace ed efficiente ai veri bisogni della popolazione, e poco ci consola che nell’ottica del risparmio analoghi provvedimenti siano stati adottati anche per altre realtà sanitarie sollevando proteste e prese di posizione, apparse recentemente sulla stampa, da parte dei sindaci toscani preoccupati per le conseguenze sulla salute dei propri cittadini.
Comitato Elba Salute nel CREST.