E’ trascorso oltre un anno da quando il centrodestra si è insediato alla guida del comune di Portoferraio, ma quali sono i risultati?
Il centro storico è ancora abbandonato a sé stesso, gran parte delle strade restano sconnesse e piene di buche, del verde pubblico non se ne parla, né è migliorata la pulizia e l’immagine che Portoferraio offre ai turisti.
Insomma, ciò che ieri veniva rimproverato alla giunta Peria, oggi può essere pari pari rivolto all’attuale amministrazione, e forse peggio se si considerano gravi episodi mai avvenuti prima, come il caso della scuola materna di Carpani, inaccessibile ai bambini perché ancora sporca dopo l’uso elettorale.
L’attuale giunta appare come una barca senza timone e in stato confusionale.
Emblematica la decisione di spostare le bancarelle del mercatino serale da piazza Cavour a via Garibaldi dopo che gli ambulanti avevano provveduto al pagamento per gli spazi di suolo pubblico già concessi e senza tener conto delle conseguenze determinate dallo spostamento della chiusura del traffico alle 20,30.
La macchina amministrativa è pressoché paralizzata, sia per l’assenza di una visione progettuale che per il tragicomico balletto dei dirigenti, in un susseguirsi di incarichi, prima affidati e poi revocati e poi ancora cambiati, con immaginabili riflessi negativi sull’efficienza dei funzionari privi di stabili punti di riferimento.
Se questi ed altri episodi, che sarebbe lungo elencare, pongono in rilievo una preoccupante inadeguatezza e incompetenza nel governo della cosa pubblica, ciò che è accaduto nell’ultima seduta del Consiglio comunale non solo lo conferma, ma rende ancora più fosco il quadro in cui opera l’attuale compagine amministrativa.
E’ accaduto che il segretario comunale, scelto e nominato direttamente dal Sindaco, si sia allontanato per malattia dopo aver ricevuto una comunicazione di rinvio a giudizio per truffa aggravata a danno dell’Amministrazione. Al fine di garantire lo svolgimento del Consiglio la giunta ha deciso di avvalersi del segretario di un altro comune anziché ricorrere ad uno dei due vicesegretari in organico, come sarebbe stato più logico e opportuno. Nel frattempo, però, il segretario in carica, rientrato anticipatamente dalla malattia, si è presentato alla riunione del Consiglio rivendicando la titolarità delle proprie funzioni. Cosicchè non uno, ma due erano i segretari presenti in aula.
Caos, con rinvio sine die della riunione e la questione, al limite della farsa se non fosse una cosa tremendamente seria, che ad oggi resta ancora irrisolta.
Se è evidente che il Sindaco non può più avvalersi del funzionario più alto in grado da lui stesso scelto e poi denunciato all’autorità giudiziaria, è anche vero che stante la normativa vigente il segretario non può essere esautorato finché una eventuale condanna non sia passata in giudizio.
Da una matassa così intricata che di fatto paralizza l’attività di una Amministrazione da tempo in affanno e mal gestita, si può uscire soltanto attraverso le dimissioni del Sindaco e della giunta con la nomina di un commissario che la conduca al più presto a nuove elezioni. Prima che vengano compiuti atti illegittimi, nell’interesse degli stessi amministratori e soprattutto di Portoferraio e dei suoi cittadini.
L’Altra Elba, per la sinistra