Con l’avvenuta nomina dell’Assessore alla Sanità Stefania Saccardi, riprendiamo il filo del discorso in merito al Progetto Sanità Insulare Isola d’Elba, interrotto il 14 marzo 2015, giorno della consegna del documento firmato il 12 marzo 2015 da parte di tutti i Sindaci dell’Elba all’ex Assessore Luigi Marroni.
Il Progetto propone un “modello” di sanità insulare per l’Isola d’Elba, terza isola italiana, la maggiore delle isole minori.
Il modello sperimentale prospetta un percorso in due tappe:
a) immediata: “stabilizzando” l’attuale situazione sanitaria;
b) proiezione nel futuro: l’isola considerata come laboratorio di ricerca dell’Università.
Per “stabilizzare” l’attuale situazione sanitaria occorre integrare alcune attività (ad es. U.O.C. di Chirurgia di buon livello, Traumatologia di buon livello, letti di sub intensiva, letti di riabilitazione ecc.. come riportato nella tabella a pag.9 del progetto) al fine di migliorare i servizi rendendoli più adeguati alla realtà insulare, sia per i residenti elbani, sia per i turisti.
Rinforzare l’attività sull’isola rendendola più autonoma, non significa isolamento insulare, ma una diversa declinazione della specificità insulare dal punto di vista sia organizzativo, sia come stanzialità di personale per sopperire ad interventi di routine. Il rapporto con altre strutture continentali diventa necessario per specialistiche di rilievo c/o strutture di 2° livello o Universitarie con cui l’Elba farà sinergia.
In questo modo ci sarà un beneficio sia per la salute dei cittadini che per la loro mobilità da subire solo quando diventa inevitabile.
Nel Modello di Osservatorio Nazionale per la verifica sanitaria delle piccole isole” (Roma- dicembre 2014) è previsto “un progetto interregionale in materia di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nazionale nelle piccole isole e in altre località caratterizzate da eccezionale difficoltà di accesso”.
La Toscana, per il Centro Italia, è la Regione capofila che, insieme a Veneto e Sicilia, ha elaborato e condiviso un Progetto Pilota.
Questo significa che l’insularità merita una declinazione a parte, ovvero che l’Isola d’Elba deve disporre di regolamentazioni peculiari!
Non solo: l’Isola deve essere considerata dalla Regione Toscana un’opportunità, non un fardello!
In quest’ottica l’Isola d’Elba diventa un laboratorio di ricerca ovvero un luogo dove è possibile fare dal punto di vista professionale un’esperienza molto particolare specialmente nell’ambito dell’emergenza-urgenza.
L’Elba deve diventare un’attrattiva non solo per le sue bellezze naturalistiche –paesaggistiche ma anche per il livello professionale che sa erogare in molti campi, tra cui anche in materia sanità.
Pertanto è indispensabile riprendere il dialogo con il rieletto Governatore Enrico Rossi, cui fu sottoposto il Progetto Sanità Insulare Isola d’Elba il 28 maggio 2015 quando venne all’Elba e alla neo eletta Assessore Stefania Saccardi che ci auguriamo di incontrare presto.
Dalla Regione Toscana attendiamo fiduciosi una risposta concreta.
Comitato Elba Sanità