Legambiente torna alla carica sulla Variante al Piano strutturale del Comune di Portoferraio, avvisando però che gran parte delle osservazioni riguardano problemi simili di accesso ai dati, segnalati da di versi cittadini, anche per il Piano strutturale del Comune di Campo nell’Elba.
Gli ambientalisti scrivono a Sindaco, uffici competenti, Regione, Difensore civico della Toscana e Prefetto sottolineando che «La Bussola della trasparenza dei siti web istituzionali consente di verificare se un sito web soddisfa i nuovi adempimenti del Decreto legislativo n.33/2013 inserendo direttamente l'indirizzo web relativo. La verifica dei sito web istituzionale del Comune di Portoferraio effettuata il 7 luglio 2015 fornisce il risultato che il sito soddisfa solo uno dei 67 indicatori previsti. In effetti la sezione amministrazione trasparente e l'albo pretorio sono stati saltuariamente assenti. Legambiente ha più volte segnalato che l’Amministrazione comunale di Portoferraio non ha mai rispettato gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni dell’attività di pianificazione e governo del territorio previsti dall’articolo 39 del DLgs 33/2013».
Il Cigno Verde sottolinea che «L’attività amministrativa in materia urbanistica del Comune di Portoferraio, svolta in carenza di trasparenza, è basata su regolamenti privi di efficacia e quindi annullabile; infatti “La pubblicità degli atti di governo del territorio è condizione per l’acquisizione dell’efficacia degli atti stessi”. "Per ciascuno degli atti di governo del territorio nonché per le loro varianti, devono essere pubblicati, tempestivamente, gli schemi di provvedimento prima che siano portati all’approvazione le delibere di adozione o approvazione e i relativi allegati tecnici". La trasparenza, concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione».
Legambiente ripercorre le ultime tappe della tormentata storia ammnistrativa della Variante: «Con Delibera di C.C. n.2 del 04/04/2014 è stata adottata variante al Piano Strutturale del Comune di Portoferraio. Con avviso di deposito pubblicato sul B.U.R.T. n.9 parte II del 04/03/2015 decorrevano i termini dei sessanta giorni entro i quali chiunque poteva prendere visione della variante al Piano Strutturale depositato, presentando le osservazioni che riteneva opportune. Sul B.U.R.T del 13.5.2015 N. 19 il Dirigente dell'Area I, dott. Michele Pinzuti, rende noto che con Delibera di G.C. n. 110 del 22/04/2015 è stata disposta, a causa di una interruzione della pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, la ripubblicazione della variante al Piano Strutturale per ulteriori (60) sessanta giorni dalla pubblicazione sul B.U.R.T., con scadenza alla stessa data del termine di presentazione delle osservazioni».
Legambiente Arcipelago Toscano in questo contesto, «evidenzia che il mancato rispetto dell’obbligo contenuto nel citato articolo 39 del DLgs 33/2013 le impedisce di esercitare propri diritti civili, politici e sociali, finalizzati a produrre eventuali osservazioni alla Variante al Piano strutturale adottata», chiede che il Responsabile della trasparenza del Comune di Portoferraio adempia alla pubblicazione obbligatoria degli atti di governo del territorio come previsto dall'articolo 39 del DLgs 33/2013 e chiede all'Amministrazione comunale di Portoferraio di «ripetere nuovamente la pubblicazione e deposito della variante al Piano Strutturale del comune di Portoferraio adottato con deliberazione consiliare n°2 del 04/04/2014, annullando per autotutela l'avviso di pubblicato sul B.U.R.T del 13.5.2015 N. 19».