L’incidente occorso qualche giorno fa, fortunosamente sembra senza gravi conseguenze, alla turista caduta malamente nel fosso di Bagnaia da un’altezza di quasi 2 metri a causa della mancata tenuta della balaustra in legno alla quale si era appoggiata era ampiamente prevedibile, previsto, e di conseguenza evitabile. Sarebbe stato sufficiente effettuare i controlli sulle condizioni del parapetto più volte richiesti al Sindaco di Rio nell’Elba dall’Associazione Amici di Bagnaia (AdB) ed eseguire la necessaria manutenzione. Non solo, fra la fine del mese di Giugno e l’inizio di Luglio di quest’anno Vincenzo Pettinario, bagnaiese e membro dell’Associazione, aveva proprio dalle pagine di Elbareport (leggi QUI), sollecitato lo stesso Sindaco a intervenire con celerità per ripristinare condizioni di sicurezza accettabili sull’intero percorso di via della Valle e fino al ponticello che conduce all’hotel Feluca, dove una parte della staccionata (marcia in più punti) risultava già mancante.
Evidentemente l’amministrazione di Rio Elba ha ritenuto sufficiente ripristinare il tratto di balaustra divelta senza procedere al pur semplice e dovuto controllo di tutto il resto. Ad aggravare la superficialità e il disinteresse con cui la situazione è stata affrontata è da rilevare la mancata apposizione di qualsiasi avviso di pericolo e invito alla cautela per coloro, numerosi e di tutte le età, che si trovano a percorrere via della Valle, percorso obbligato per chi voglia andare verso la piazza e il mare dal settore riese di Bagnaia.
Analogo atteggiamento dell’amministrazione riese riguarda la cosiddetta Casa del Pescatore, l’edificio demaniale costruito sulla spiaggia (2 piani fuori terra) e dato a suo tempo in concessione ad alcuni soggetti privati. Al momento l’edificio risulta pericolante in più punti e dunque pericoloso per chiunque si trovi nei pressi. I privati che tuttora ne fanno uso non intervengono per ripristinarne le condizioni di sicurezza e l’Amministrazione locale, anche in questo caso più volte sollecitata dall’ Associazione AdB, continua a mantenere un atteggiamento dilatorio evitando di affrontare sostanzialmente la questione.
Non ci può consolare il fatto che anche l’altro Comune avente giurisdizione su una parte del territorio di Bagnaia, Portoferraio, abbia un atteggiamento del tutto omogeneo a quello del Comune di Rio nell’Elba, cioè di assoluto disinteresse, rispetto al problema, anche questo più volte segnalato, della pericolosità del tratto di strada che attraversa la Bagnaia portoferraiese. Recentemente un comunicato dell’Associazione inviato ai giornali on line locali (fra l’altro chissà perchè nemmeno pubblicato dalla testata Tenews) ma uscito invece su Elbareport, il Tirreno online e sul blog Camminando chiedeva conto all’Amministrazione portoferraiese della mancata realizzazione della piccola variante che risulta fondamentale per mettere in sicurezza il traffico motorizzato e pedonale nel centro abitato della frazione. Ebbene né il Sindaco di Portoferraio, direttamente chiamato in causa, né il Vicesindaco che, di default, risponde attraverso un ecumenico comunicato anche a chi gli suona il campanello di casa, si sono dimostrati abbastanza interessati da replicare alle doglianze avanzate dall’Associazione.
L’Associazione, nel riservarsi di compiere tutte le azioni necessarie a veder soddisfatte in modo esauriente le richieste finalizzate a garantire la sicurezza pubblica nel centro abitato di Bagnaia, bonariamente ricorda agli Amministratori, fino ad ora inadempienti, che nessuno li ha obbligati ad assumersi responsabilità di governo dell’Ente Locale. L’assunzione degli onori e degli oneri derivanti da tali posizioni è stata, da parte di coloro che ora le occupano, pienamente volontaria e accanitamente perseguita. Dimostrino finalmente di essere in grado di adempiere ai doveri che loro competono oppure, signorilmente, abbiano la compiacenza di dedicarsi ad occupazioni più confacenti alle loro naturali attitudini.
Associazione Amici di Bagnaia