Il consiglio Comunale di questa sera ha visto la presenza di un folto pubblico, quello delle grandi occasioni.
Le attese di conoscenza erano tantissime tutte incentrate sulla attuale situazione politica campese che attendeva risposte dalle programmate comunicazioni del Sindaco.
Tutti i presenti erano a conoscenza che il fermento politico campese era iniziato alcuni giorni fa con una richiesta di verifica in Consiglio Comunale firmata da quattro consiglieri della maggioranza riguardo alla disponibilità del Sindaco all'accoglienza dei migranti sul nostro territorio,
Fermento che si era ulteriormente allargato nei giorni successivi quando gli stessi quattro consiglieri sono usciti da Rinascita Campese – seconda componente politica che ha vinto le elezioni insieme a quella del Lambardi - pubblicando un contorto comunicato carico di concetti molto ermetici, manifestando all’apparenza divergenze politiche insanabili ma, che in concreto, chiedevano la rimozione del Vicesindaco.
Questi presupposti avevano stimolato attesa circa gli eventi futuri, sulle possibili iniziative del sindaco, su ventilate altre dimissioni di altri appartenenti alla maggioranza, visto che oggetto del “contendere” riguardava non un soggetto con contenuto politico ed amministrativo modesto, ma una delle anime del movimento indicato da tutti gli aderenti come persona di alto spessore morale e di indubbie capacità professionali.
Colui voluto fortemente da tutto il gruppo di Rinascita Campese che, pur non eletto, fin dall'insediamento ha assicurato costante presenza in Comune, ha di fatto governato la struttura amministrativa interna assicurando sportello anche alla domanda esterna. Il gestore del bilancio comunale per la professionalità posseduta.
I Campesi domandavano spiegazioni circa i motivi sottesi alla richiesta di rimozione di un elemento di spessore in seno alla maggioranza e attendevano con impazienza il Consiglio Comunale per sentire dalla bocca del Sindaco notizie che chiarissero quanto accaduto e gli scenari futuri.
Purtroppo tali aspettative sono andate completamente deluse poiché il Lambardi si è limitato a due stringate comunicazioni con le quali ha riferito di aver ricevuto le dimissioni da assessore della sig.ra Roselba Danesi e di aver provveduto a sfiduciare il vicesindaco Galli, semplicemente riassumendo il contenuto del suo decreto n° 14 adottato pochi minuti prima dell'inizio del Consiglio Comunale.
Decreto che dalla voce del Sindaco richiamava incomprensioni politiche all'interno del gruppo e, riferendosi direttamente alla persona del Galli, poichè “sono venute meno le condizioni di fiducia che rappresentano elemento essenziale nel rapporto tra delegante e delegato”.
In sostanza “non mi fido di Lui e di quello che fa a mio nome”.
Sbigottimento generale dei presenti visto le svariate dichiarazioni del Sindaco in questi 16 mesi di governo circa la professionalità, i risultati e la dedizione del vicesindaco Galli, improvvisamente colpito dalla sfiducia del Sindaco.
Lui che ha lavorato con riconoscimenti fino a poche ore prima per il Lambardi viene buttato via come uno straccio perchè lo stesso Sindaco non si fida più di lui.
Dopo questo breve passaggio il Sindaco chiude l'argomento tentando di passare al punto successivo.
Il rappresentante di NPC, che ritiene che il trattamento subito dal vicesindaco sia da riservare nemmeno al proprio peggior nemico, prova in vario modo a riaprire la discussione sullo stato della maggioranza ma il Sindaco, poco democraticamente, chiude il punto all’ordine del giorno ricordando che sulle sue comunicazioni non si apre discussione.
La minoranza prende atto della assoluta indisponibilità del Sindaco a dibattere su un argomento che avrà certamente risvolti importanti sul prosieguo del cammino di questa maggioranza e innegabili riflessi sulla vita dei cittadini campesi e decide di abbandonare il Consiglio.
Grande mormorio e delusione dei presenti, almeno di quelli non preventivamente informati. Cioè quelli che conoscevano il risultato finale, che avevano partecipato e vissuto le pressioni interne dei soggetti e dei gruppi, le forzature e le singole attese dei partecipanti agli incontri. Questi risultavano presenti solo per leggere sul volto le emozioni dei vinti e quelle dei vincitori.
Mancava ovviamente il Galli il grande vinto, come in ogni processo di guerra che si rispetti.
Dopo di questo brutto evento ci attendiamo, da coloro che hanno presentato e sostenuto il Galli, gli altri componenti di Rinascita Campese, i quali, peraltro, sembrano essere la grande maggioranza di quel gruppo politico, prendano la parola e si ribellino a questo ingiusto trattamento riservato dal Lombardi al loro massimo rappresentante
Per il resto una grande pena per il Sindaco e per chi lo accompagna nel difficile percorso che li attenderà fino alla fine del loro mandato.
Mandato, che con le attuali premesse siamo certi, non avrà un percorso di lunga durata.
Gruppo Consiliare Nuovo Progetto per Campo