Le previsioni di chi descriveva come un piccolo temporale estivo i mal di pancia dei quattro aventiniani che fanno parte dell'attuale maggioranza che amministra il Comune di Campo nell'Elba, pare siano risultate errate. In effetti dal temporalotto siamo passati al tifone e non vorrei che salendo di scala si arrivasse alla tempesta.
Pare di vedere il proseguimento, in peggio, della passata legislatura, e gli accadimenti delle ultime ore ci riportano ai “nervosismi” poi rientrati della Consigliera Anziana Scotto, al tempo Assessore al Commercio, durante l'estate 2014, in aperto contrasto con l'ala sinistra della compagine di governo; ma anche in quel caso, come oggi, i motivi dei dissapori non sono stati chiariti.
Visto che ho subito lo stesso trattamento, posso comprendere lo stato d'animo del Galli anche se ci troviamo di fronte a situazioni completamente diverse.
Il repentino cambio di rotta del Sindaco Lambardi nei confronti del Suo Vice può portare la popolazione Campese alle più disparate conclusioni nei confronti di quest'ultimo; quindi sono lecite alcune considerazioni:
L'aver chiamato un esterno non eletto a ricoprire un incarico così importante era funzionale solo ad avere in cambio un forte appoggio politico, con intrinseco disegno di silurarlo alla prima occasione?
Gli obiettivi di Governo non erano stati concordati in fase di stesura del programma ?
I continui attestati di fiducia nell'operato del Vicesindaco erano solo di facciata?
Il comunicato ufficiale non spiega alcunchè, e crediamo sia opportuno, per valutare serenamente l'operato dell'Amministrazione Comunale, che la Cittadinanza venga portata velocemente a conoscenza su quali atti di governo, passati o futuri, si siano interrotti i rapporti così idilliaci tra il Sindaco e il suo Vice.
E nella malaugurata ipotesi che questa crisi fosse da attribuirsi in qualche modo al Vicesindaco, il Primo Cittadino non può bellamente far cadere la responsabilità esclusivamente sull'altro per salvare se stesso. Lui l'ha scelto e Sua è la responsabilità politica dell'intera questione. Chi altri?
Oppure, che forza può avere un sindaco che subisce le imposizioni di parte della Sua maggioranza ?
La situazione odierna, siglata dal Decreto del Sindaco Lambardi, porta a galla problemi che si sono evidenziati sin dall'inizio del mandato e che in maniera furbesca venivano di volta in volta più o meno silenziati, ma che oggi si evidenziano in tutta la loro gravità.
Grave perciò che oggi il Sindaco spieghi alla popolazione solo con uno scarno comunicato prestampato, quali siano i motivi per cui, improvvisamente si volatilizzi quella fiducia che ha contraddistinto oltre un anno di lavoro congiunto.
E troppo facile, infatti, delegare qualcuno affinchè provveda a portare avanti il lavoro, concordarne quotidianamente i vari passaggi e d'un tratto ci si accorga, non dopo una settimana, ma dopo più di un anno, che con lo stesso esistano incomprensioni politiche che non permettono più il percorso comune. Vien da pensare che esistano tempistiche da bradipo in Piazza Dante.
Vien anche da chiedere dove fosse il Primo Cittadino negli ultimi dodici mesi, se abbia mai letto o se sia stato a conoscenza della gestione del Palazzo, perchè, è bene ricordarlo, volente o nolente, che il responsabile politico di ciò che avviene all'interno dell'Amministrazione è il Sindaco.
In questo contesto forse sarebbe utile anche sapere chi, consiglieri o assessori, in contrasto con determinate scelte abbia supinamente accettato le linee di governo.
Voglia di mantenere la poltrona? Film già visto!
Per cui Lui non può oggi, come caduto dal pero, cercare di schivare le colpe e uscire con un asettico comunicato che adduce le “classiche” incomprensioni politiche senza affrontare il nocciolo della questione con lo scopo unico di salvare la propria poltrona ed il mandato. Troppo comodo, cari Campesi. Certo le perplessità in sede di elezioni erano enormi e si sono certamente dilatate con lo “scalpo” di Giancarlo Galli. Tener ora lontani i fantasmi di nuove elezioni, pare alquanto difficile e credo che, pur vivendo in tempi nei quali si dileggiano i gufi, non occorre essere maghi o veggenti per capire che si prospetta un autunno pieno di incognite quello cui va incontro l'Amministrazione Campese.
Alessandro Dini