A seguito della ormai nota querelle sullo stato di degrado del Cimitero di Rio Marina, dopo la mia lettera aperta pubblicata venerdi e rivolta al Sindaco del paese ricevo, e pubblico in quanto non conversazione privata ma interlocuzione con il Sindaco su un problema reale del paese, la risposta del sig. Galli, per come mi è pervenuta. Ovviamente a tale risposta ne è subito seguita un'altra da parte mia. Il giudizio come sempre è di chi legge. Una cosa è certa. Se tutto questo servirà allo scopo e quindi alla risoluzione del problema penso che ne sia valso il sacrificio, anche quello di sentirsi ribadire ogni volta che le motivazioni occulte a quanto scritto, non solo su questo, siano solo motivi legati alla visibilità. Il ribadirlo denota mancanza di altri argomenti. Io lascerei solo meditare su un fatto. Chi ha un incarico, pubblico o privato, non importa quanto importante ha davanti a se due strade per dirigere: essere Autoritario o essere Autorevole. Una non vale l'altra ma tra le due vi è un enorme differenza. Forse sarebbe meglio meditare su questo.
Ricevo sabato 26 settembre:
Caro signor Contini,
dalla sua chilometrica mail, piena di contumelie, ho proprio paura di aver colpito nel segno!
Non intendo continuare a controbattere le sue ormai consuete critiche ferragostane alla ricerca di visibilità, perchè io ho da lavorare tutto l'anno.
Non le permetto però di dire cosa io debba o non debba fare nè di insinuare dubbi sulla mia correttezza, che è, alla prova della mia lunga vita professionale, adamantina.
Distinti saluti.
Renzo Galli
Rispondo:
Vede Sig. Galli,
Il motivo delle mie interlocuzioni con la sua persona vertono sul fatto che lei è il Sindaco del Paese. Non critico, per il motivo specifico, il sig. Galli ma il Sindaco. Lei in quanto persona pubblica questo se lo deve aspettare.
Non le permetto di insinuare che questo venga fatto per visibilità non avendo come le ripeto interessi di alcun genere nel paese da lei amministrato ne ricoprendo io cariche pubbliche.
Le ribadisco che io come qualsiasi altro cittadino deve fare e le ripeto deve criticare se ritiene che vi siano le condizioni l'operato di chi gestisce la cosa pubblica e lei ha il dovere di rispondere.
Io non le devo dire cosa deve fare io ho solo evidenziato che, nel caso di specie lo stato dei luoghi del cimitero non sono degni di un paese civile. Lo dicono nell'ombra, egregio sig. Galli molti dei suoi elettori e concittadini che però purtroppo non so perchè non hanno il coraggio di declinarlo pubblicamente. Su questo dovrebbe molto meditare.
E non esca dal seminato parlando di correttezza. Io non giudico lei, esistono altri organi per farlo, nell'esercizio delle sue funzioni, io vedo dai fatti che a fronte di problematiche del territorio gli interventi dovuti e necessari non vengono sempre fatti.
E non le permetto di dire che le mie critiche ferragostane, peraltro documentate, siano volute per visibilità. Questa è solo una buona scusa, come al suo solito, per sviare l'attenzione dal problema centrale.
Le garantisco che se io fossi un paesano e se vi fossero i motivi la criticherei quotidianamente, su questo ne stia certo.
Cosa che continuerò a fare se ve ne saranno i motivi.
Intanto, egregio sig. Galli, come Sindaco penso che debba dare ancora la risposta alla mia domanda: perchè il cimitero del suo paese versa in questo stato di degrado ed abbandono?
La sua è una risposta non solo dovuta ma obbligatoria.
E su questo che deve rispondere ma non a me, che non sono veramente nessuno, ma al suo Paese e agli elettori che la hanno eletto, e io non sono uno di questi.
Ovviamente pubblicherò anche questa nostra interlocuzione visto che la nostra querelle ormai è cosa pubblica, e lei è un personaggio pubblico. E la opinione pubblica è giusto che sappia e giudichi.
Marco Contini