Migranti - lettera aperta al Sindaco Lambardi
Si è iniziato a parlare di migranti nel nostro Comune a seguito di Sue dichiarazioni alla stampa del giorno 4 settembre u.s. con le quali manifestava disponibilità all'accoglienza affermando che “non possiamo più essere l'isola degli isolati in un mondo che chiede a tutti di dare una mano”.
Il giorno successivo la Sua pubblica esternazione, quattro consiglieri della Sua maggioranza (quelli che all'epoca aderivano a Rinascita Campese) a loro volta hanno trasmesso alla stampa il seguente comunicato “in riferimento a quanto dichiarato dal Sindaco Lambardi sulla questione immigrazione in ambito locale, oltre ad interpellare i vari Enti e associazioni si ritiene opportuno approfondire l'argomento nel Consiglio Comunale quale organo indicato dai cittadini per il governo del territorio. Si ritiene altresì opportuno affrontare la discussione al di fuori delle logiche di appartenenza nel Consiglio Conunale, in quanto tale argomento non rientra nel programma elettorale sottoscritto dalla maggioranza in carica ma coinvolge tutta la cittadinanza”.
Il 14 settembre, il nostro gruppo, ritenendo opportuno un approfondimento in Consiglio Comunale sull'argomento, Le ha formalmente inviato richiesta di convocazione con trattazione sul punto ai sensi dell’art. 16, comma 3 dello Statuto Comunale, che prevede l'obbligatorietà della convocazione entro 20 giorni dalla richiesta formulata da parte di almeno un quinto dei consiglieri in carica.
Il primo Consiglio utile per tale trattazione risultava quello del successivo giorno 25 settembre. A fronte di nostra richiesta verbale di fornire notizie sulle motivazioni dell'allontanamento del Galli e sui motivi dell’assenza dell'argomento migranti all’o.d.g., Lei non ha dato alcun chiarimento sul primo aspetto, mentre sul secondo ha affermato che la richiesta dei quattro consiglieri ex rinascita campese non “esisteva” in Comune e che la nostra risulta la prima in tal senso formalmente pervenuta. Infine, con una certa dose d’irritazione per il nostro intervento fuori dell'ordine del giorno, ha affermato che l'argomento “migranti” sarebbe stato trattato nel corso di un apposito Consiglio comunale “aperto” alla cittadinanza per favorire la massima partecipazione. Il suo duro intervento nei nostri confronti determinò la nostra decisione di abbandonare, in segno di protesta, la sala consiliare.
In data 7 ottobre il nostro gruppo ha di nuovo formalmente invitato la S.V. ad adempiere agli obblighi statutari dando pronto contenuto agli impegni assunti nel Consiglio del 25 e convocando pertanto un incontro con la popolazione.
Ieri ci viene comunicata la Sua risposta nella quale, a Suo parere, la nostra richiesta non rientrerebbe tra gli argomenti da sottoporre alla discussione del Consiglio Comunale stante il disposto dell’art.16 dello Statuto, nonchè dell’art. 42 del TUEL. Prosegue affermando che non vuole sottrarsi ad un pubblico dibattito il quale, forse, troverà collocazione all’interno della “Festa della Toscana”.
Bene, tali argomentazioni non ci convincono, nè dal punto di vista “normativo” soprattutto per quanto concerne l’aspetto più prettamente politico.
In particolare tenendo conto che Lei, che ha basato la sua campagna elettorale sugli slogan della partecipazione e della trasparenza, trincerandosi dietro i formalismi dello Statuto Comunale, di fatto, cerca di sottrarsi ad un dibattito pubblico su temi di grande interesse e sensibilità per i nostri concittadini.
Pertanto, La informiamo che consideriamo il Suo comportamento un grave atto di “spregio” nei confronti della minoranza consiliare, dei quattro consiglieri della sua maggioranza che avevano avanzato una richiesta di approfondimento sul tema e di tutta la popolazione campese.
Dopo di questo La informiamo che saremo assenti in segno di protesta nel prossimo consiglio ed anche dai successivi e così via fin quando non provvederà.
Gruppo consiliare Nuovo Progetto per Campo