L’estate è passata, l’inverno è alle porte, la vita e i trasporti rimangono uguali! Non è più il tempo di perdersi in chiacchiere o convegni inutili: occorre definire le fasce orarie di continuità territoriale in ordine ai bisogni dei cittadini elbani. Vale a dire quegli orari essenziali che una volta erano definiti “servizi postali”. Invitiamo perciò la Regione Toscana, soggetto a cui è demandata la programmazione del trasporto pubblico locale, ad attivare il Tavolo per la continuità territoriale, il cosiddetto “Osservatorio”. Si tratta, almeno al momento, del solo un organismo che seppure pletorico, può assicurare il confronto sui servizi per le Isole dell'Arcipelago e, in particolare, avanzare indicazioni e soluzioni utili ai problemi basilari. Proponiamo pertanto una particolare indagine conoscitiva fra i passeggeri che utilizzano il traghetto per lavoro, studio o malattia, nonché fra le associazioni di assistenza pubblica e gli autotrasportatori e distributori di generi di prima necessità.
Reclamiamo intanto che nel lungo periodo invernale, i fermo-nave si abbiano solo con condizioni meteo-marine davvero avverse. Che sia assicurato un effettivo espletamento della prima corsa dall'Elba e dell'ultima per l'Isola, e che gli organismi comprensoriali abbiano la stessa attenzione anche per i collegamenti su Rio Marina. Ribadiamo infine la necessità che la Regione Toscana convochi le autorità portuale e marittima, le compagnie di navigazione e della mobilità su gomma e su ferrovia, in modo tale da coordinare i vari sistemi di collegamento, e quindi definire le corse essenziali dei traghetti da e per l’Isola d’Elba, da assegnare prevalentemente alla Toremar in quanto società convenzionata.
Comitato 2.6