"Tutela ambientale, prevenzione dei rischi e sicurezza della navigazione sono facce di una stessa medaglia e, in quanto temi strettamente correlati, debbono essere affrontati in maniera integrata: questo è il nostro obiettivo e il progetto Sicomar è lo strumento giusto".
E' una delle riflessioni che l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni ha esposto ieri nel corso del seminario finale su Sicomar (Sistema integrato di Controllo Marino), in corso oggi e domani al centro Congressi Pancaldi di Livorno, due giorni alla quale ha partecipato anche il sottosegretario Silvia Velo.
"La Regione Toscana – ha proseguito Fratoni - si sta impegnando a realizzare un percorso di cooperazione fra le aree transfrontaliere comprese nello spazio marittimo e costiero dell'arco dell'alto Tirreno, consapevole che la cooperazione è strumento essenziale per assicurare la protezione e la valorizzazione delle risorse naturali e allo stesso tempo favorire occupazione e sviluppo sostenibile sulle sponde di regioni unite da uno stesso mare".
Il progetto SICOMAR, finanziato nell'ambito del Programma di collaborazione transfrontaliero Italia Francia Marittimo è nato da una proposta progettuale promossa dalla Regione Toscana come logica prosecuzione del progetto MOMAR concluso a maggio 2012, con l'obiettivo di affrontare in maniera integrata il tema della sicurezza in mare e del controllo dell'ambiente marino, su un'area transfrontaliera dal patrimonio di straordinaria ricchezza che ha visto, anche in tempi molto recenti, l'emergere di rilevanti criticità ambientali e che ospita il Santuario dei Cetacei.
"Grazie a questo nuovo sistema di rilevazione dei dati – ha spiegato l'assessore - saranno forniti servizi innovativi utili per tenere sotto controllo lo stato ambientale del nostro mare e per prevenire ed affrontare eventi accidentali". Tra i servizi forniti: previsioni meteo-marine sempre più affidabili e anticipate 24 ore, controllo della qualità dell'acqua e della presenza di inquinamento di vario tipo compreso la presenza di rifiuti, indicazioni alle compagnie di navigazione per scegliere le rotte più sicure (in che significa ottimizzazione meteorologica delle rotte ai fini della sicurezza e dei consumi di carburante), indicazioni a tutti coloro che vanno per mare, o al mare, per programmare i loro spostamenti in sicurezza e previsioni dell'evoluzione spaziale di un evento inquinante o individuazione del possibile percorso fatto da un oggetto in un determinato periodo di tempo.
"Il programma, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, è stato approvato l'11 giugno scorso dalla Commissione europea ed è già partita una prima fase di attuazione. Siamo certi che SICOMAR porterà buoni frutti e che i nuovi bandi forniranno un'importante occasione per ampliare e migliorare la rete di monitoraggio, per rafforzare i rapporti internazionali e condividere protocolli operativi comuni".
Il progetto SICOMAR, che vede la Regione Toscana capofila, coinvolge le Regioni di Liguria e Sardegna, la Corsica, oltre all'Università di Cagliari, LAMMA, Arpa Liguria, il Centro interuniversitario di Biologia Marina ed ecologia applicata (CIBM) di Livorno, L'Institut Français de Recherche pour l'Exploitation de la Mer (IFREMER) e il Centro studi europeo Plural.