Sono quei lavoratori che, magari da anni nello stesso posto, durante 'la stagione' lavorano mediamente 12 ore al giorno, facendo cioè in sei mesi le ore annuali di un dipendente pubblico; come è ormai noto, dal 2016, 'grazie' al job act, entrerà in vigore il dimezzamento del sussidio dii disoccupazione, garantito solo per tre dei restanti sei mesi. Per coloro che ai sei mesi non ci arrivano la situazione è ancora più precaria.
Per farsi sentire anche dall' isola d'Elba si parte quindi il 12 novembre, nave delle 5 e poi pullman, destinazione Piazza Montecitorio, per la prima manifestazione nazionale dei lavoratori stagionali, dalle h 10e30. Previste circa mille persone al presidio (autorizzato) provenienti da tutta l' Italia balneare e turistica ( in particolare dal sud: Sicilia, Sardegna, Ischia e Campania, Calabria, Puglia e Romagna).
Dopo incontri con l'INPS (si attende una terza circolare esplicativa dell' ente previdenziale, attraverso l' ufficio preposto al sostegno al reddito), con il capogruppo alla camera del Pd, Rosato ed altri parlamentari di diverse forze politiche, la battaglia continua .” E' un problema di visibilità..per far valere i propri diritti bisogna farsi vedere e sentire, per questo invitiamo a venire con noi a Roma il 12 novembre; incredibile il silenzio stampa che ci circonda”- ci dice Giovanni Cafagna, l'elbano all' origine di questo movimento diventato da poco associazione nazionale. E' un' autorganizzazione dal basso, senza padrini politici o sindacali, tengono a precisare, ricordando ad ogni occasione la disponibilità a prestare la propria attività lavorativa gratuita per i Comuni di provenienza nei mesi forzatamente inattivi.
Per aderire ancora fino lunedì sera: Giovanni 3298777071.