Abbiamo appreso poche ore fa la notizia che la Conferenza Provinciale sull'Istruzione ha accolto l'accorpamento del nostro istituto a quello di Marina di Campo, recependo con grande soddisfazione il verbale della Conferenza Zonale dei Sindaci della nostra isola. La delibera proposta verrà portata all'approvazione nel prossimo Consiglio Provinciale. La domanda che tutti ci poniamo, non solo noi genitori, è: “come è possibile che sindaci di comuni così lontani dalla nostra realtà e su una questione da cui non traggono nessun beneficio, possano essersi espressi con parere favorevole (contro quello dei sindaci dei due comuni interessati: Marciana e Marciana Marina) alla proposta di accorpamento?”.
Inoltre non si capisce come è possibile che dopo anni di battaglie portate avanti del nostro istituto in tutte le sue componenti e dai nostri sindaci per ottenere un Dirigente Scolastico e un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi in autonomia per allontanare lo spettro dell'accorpamento, si arrivi proprio a questo. Oggi ci stiamo sempre più rendendo conto che i piccoli soccombono in mano ai grandi, ma noi non intendiamo arrenderci e lasciare che le cose ci scivolino addosso. Gli animi sono esasperati e la convinzione è quella che tutto è dettato solo da interessi economici, senza tenere conto delle esigenze di una popolazione che vive una realtà territoriale difficile e che ha sempre più paura di vedersi chiudere l'unica scuola rimasta. La legge ha stabilito dei tetti minimi di iscritti che difficilmente sono raggiungibili nei piccoli paesi montani e insulari, e il nostro vive tutte e due le realtà, visto il calo demografico degli ultimi decenni, quindi è una legge che porta i piccoli plessi che vengono accorpati a chiudere e la riteniamo al limite della incostituzionalità.
L'art. 34 della C.I. cita: “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita.” Obbligatoria sì, ma dove? A trenta chilometri e anche più di distanza su strade di montagna dove è facile trovare piccole frane, data la conformazione dell'isola, e cinghiali e mufloni al pascolo sull'asfalto che minano l'incolumità dei piccoli passeggeri degli scuola-bus (dai tre ai 14 anni) costretti ad alzarsi all'alba e tornare quasi al tramonto per tenere fede a un diritto-dovere.
Inoltre negli ultimi anni abbiamo già costatato cosa vuol dire essere in reggenza. Per quanto riguarda il DS niente da dire, ma la gestione del DSGA ha creato gravi problemi. Quest'ultimo è in reggenza proprio con Marina di Campo e quest'anno, come già avvenuto nel passato, la persona preposta a questa funzione si è trovata nell'impossibilità di svolgere il suo compito sul nostro istituto.
Il fatto di non aver mai provveduto a nominare un sostituto, che possa adempiere a tele funzione, porta alla paralisi della nostra scuola dal punto di visto amministrativo ed economico, non potendo attingere ai fondi d'istituto, privandola del necessario per garantire una buona vita scolastica: materiale scolastico e per la pulizia e l'igiene, manutenzione su PC e altri apparecchi, supplenze, progetti, gite, etc. per ovviare ai disagi più gravi i genitori portano a scuola prodotti per le pulizie, carta igienica, carta mani e per le fotocopie, acqua, bicchieri e via dicendo. Non sembra proprio una scuola gratuita.
Se mancando una sola figura amministrativa dobbiamo subire tutto questo, cosa ci aspetta con l'accorpamento? Nella Delibera Provinciale viene chiesto con forza che la situazione dei plessi resti tale, che ci venga garantito lo stesso numero di classi e di personale, ma senza un serio accordo con la Regione, sottoscritto dalla parte politica, dai rappresentanti del Consiglio d'Istituto e dai sindacati, fino a quando tutto ciò potrà essere garantito? Di fatto diventeremo un unico istituto con Campo nell'Elba e purtroppo siamo stati abituati che le garanzie vanno sottoscritte per valere. Il prossimo cambiamento a livello politico di Provincia o di Regione rispetterà gli accordi oggetto di questa prima delibera?
O ci troveremo di nuovo, come è successo in questa occasione, a dover subire decisioni prese da altri che reputeranno più adeguato riunire in un'unica scuola i plessi di Marciana e di Marciana Marina per “ottimizzare” le risorse o peggio ancora per livellare l'Offerta Formativa, anche se il territorio esprime altre esigenze? La risposta che troviamo è una sola: l'accorpamento sarà solo la prima fase di un processo che porterà alla chiusura della scuola poiché ai grandi i fanalini di coda sono d'intralcio. La chiusura della scuola sarebbe il decreto di morte per il territorio creando effetti gravissimi sulla comunità che si vedrebbe privata dell'unica istituzione sociale.
Ricordiamo che l'Istituto Comprensivo di Marciana Marina ha sempre saputo dare un'ottima qualità scolastica a tutti gli alunni e ha sempre inserito al meglio nella realtà scolastica e sociale anche gli alunni con gravi disabilità.
Un Gruppo di Genitori di Marciana Marina