Sembra che il sindaco De Santi preferisca continuare la sua campagna elettorale, nonostante questa sia finita da ben un anno e mezzo fa, invece di governare amministrare il Paese. Ne è dimostrazione l’ultimo Consiglio Comunale del 18 dicembre, dove con grande battage propagandistico e mediatico si è inscenato il processo “politico” farsa contro le precedenti amministrazioni di sinistra, accusandole infondatamente di inadempienze, occultamenti, cattiva gestione finanziaria. Alle accuse ed invettive rivolte ai precedenti amministratori, contenute nella relazione introduttiva del Sindaco e che noi abbiamo respinto e considerate gravi e sommarie, già hanno risposto nel merito i Sindaci, Schezzini ed Alessi e dalle quali risposte risulta la chiarezza e trasparenza procedurale degli atti compiuti, senza omissioni, inadempienze e negligenze. A noi sembra chiaro che sia sulle questioni di Bagnaia e Nisporto, sia sulla situazione finanziaria e di cassa del Comune non siano emerse problematiche o criticità nuove rispetto a quanto già fatto, conosciuto e avviato a soluzione in precedenza. Neanche la enfatizzata indagine, costata €7000,00 e commissionata ad una società privata e di parte, quando era possibile avvalersi delle competenze comunali imparziali, storiche e associate, ha portato novità o “scoperto” misfatti. Si tratta semmai di portare a conclusione l’iter amministrativo di queste opere e di gestire le coperture finanziarie necessarie a garantirne la realizzazione. Ci sembra che tutta questa campagna propagandistica infondata su sperperi e dissesti fantasiosi, fino ad una vera e propria “caccia ai ladri”, abbia arrecato un danno all’immagine del Paese, abbia denigrato chi negli anni passati ha svolto il ruolo di amministratore pubblico con onestà e spirito di servizio, abbia alimentato inutili tensioni e contrapposizioni politiche nella comunità, abbia mortificato qualsiasi disponibilità e impegno per il bene comune, a cominciare dai dipendenti comunali che si sono visti prima imputati di negligenza e poi estraniati dall’attività e dai ruoli che tradizionalmente gli competono.
Per quanto riguarda la minoranza, nell'ultimo consiglio, abbiamo detto cosa è necessario fare, oggi e per il futuro del Paese. Innanzitutto basta con la campagna elettorale e di governare; di non piangersi addosso, come fa Sindaco e maggioranza :"vorremmo fare, ma non possiamo senza soldi" o addossando colpe ai precedenti amministratori :"hanno, lasciando una pesante eredità che ci blocca", ma impegnarsi e amministrare nelle condizioni date, con rispetto serietà e responsabilità per tutti: i cittadini riesi hanno eletto un Sindaco e amministratori pubblici, non investigatori e commissari liquidatori. Se ne siete capaci amministrate, senza alzare cortine fumogene per nascondervi, altrimenti dimettetevi e passate la mano. È interesse di tutti, cittadini e amministratori, fare in modo che il Comune funzioni, senza minacciare e agitare sbocchi catastrofici di dissesto e gestione commissariale. Abbiamo approvato a luglio un bilancio valido, non "fasullo", come incautamente affermato dal Sindaco dopo averlo lui stesso approvato, che deve essere gestito, realizzandone gli obbiettivi in esso contenuti: abbiamo ricordato al Sindaco, che per far quadrare questo "misero" bilancio, sono stati chiesti ai cittadini Riesi sacrifici pesanti, aumentandogli tasse (addizionale Irpef) e aumentando tariffe (la TARI del 20%): come si può dire, adesso, che quel bilancio è fasullo? Cosa diranno adesso quei cittadini? C'è, senz'altro, una situazione finanziaria difficile, ben conosciuta, chiara e attendibile, della quale non necessitava nessuna indagine conoscitiva, ma negoziabile con gli enti creditori. In questi anni dove i Comuni sono stati sottoposti ad una cura dimagrante, Rio, come altri, ha dovuto fronteggiarla con ciò che poteva fare: coprire prioritariamente la spesa per far funzionare la macchina comunale; c'è una situazione del territorio, sottoposta a regime di sicurezza idraulica, da Nisporto/Bagnaia, al Sinkhole del Piano, complessa, disagiata o attualmente ferma amministrativamente che deve essere affrontata e avviata a soluzione. Del resto i cittadini riesi, dopo aver giudicato e sanzionato elettoralmente la sinistra ed eleggendo chi ha “promesso grandi cambiamenti”, ora si aspettano, pur nelle ristrettezze finanziarie in cui versa il comune, non miracoli, ma impegno e responsabilità verso ciò che si dovrà e potrà fare per far ripartire il Paese. Questo abbiamo chiesto al Sindaco, dando la nostra disponibilità e assumendoci le nostre responsabilità, come minoranza, perché vogliamo aiutare Comune e Paese.
CIRCOLO PD E GRUPPO CONSILIARE RIO ELBA