Dopo aver passato tranquillamente e serenamente le festività in famiglia ho avuto tempo, in attesa di ricevere gli atti richiesti al comune, di leggere tutti i resoconti comparsi sulla stampa relativi allo spettacolare consiglio in cui il sindaco avrebbe scoperchiato le pentole del malaffare e scoperto " bilanci falsi e drogati".
Sono in grado intanto, a nome anche della giunta, di precisare alcune questioni, di carattere generale e politico, che è quello che mi interessa.
Sinceramente se non venissero invocati come i castigamatti finali, noi saremo contenti dell' arrivo degli ispettori del Ministero, perché a questo punto i soli in grado di portare chiarezza, in quanto elementi esterni a questa lotta che sembra appassionare come un thriller alcuni dei collaboratori e consulenti del nuovo sindaco.
Del resto lui è fiorentino e la guerra tra guelfi e ghibellini ha scaldato gli animi della sua città per secoli.
Secondo il consulente tecnico individuato direttamente dal primo cittadino, si sarebbero spesi malamente soldi che ora potevano servire per realizzare le grandi promesse della sua campagna elettorale.
Quelle somme al tempo sono servite invece per sistemare ed adeguare la scuola materna e media (che mai nel decennio sotto accusa, sono state chiuse o portate fuori dal paese) acquistare ed allestire la biblioteca, varie pavimentazioni stradali, la sistemazione della valle di Mulini e della Lecciola, il tetto della chiesa, l'autoambulanza in uso alla Croce Rossa, la pavimentazione del campetto della scuola e del campo da calcetto, la strada della Falconaia e della Chiusa, i giardinetti, il teatrino, il primo lotto del vecchio cimitero, i loculi del cimitero nuovo, la sistemazione di tutta l' area intorno alla chiesa del Padreterno , i parcheggi di via Galletti e Solferino .
Queste sono solo alcune delle scelte politiche indicate nei nostri programmi, condivise con il Consiglio, che potevamo e dovevamo fare per il paese, senza violare le norme vigenti, per le quali avevamo avuto la fiducia della maggioranza degli elettori.
Abbiamo utilizzato, rispettando le quote indicate anno per anno dalle leggi dello stato, parte degli oneri di urbanizzazione, per mantenere inalterati i livelli dei servizi di assistenza ai cittadini, agli anziani, ai bambini fruitori di scuola bus e mensa scolastica, senza mai alzare le tasse comunali.
Scelte che rientravano nelle nostre facoltà e nelle nostre volontà, compiute senza illegalità, come del resto ammette anche il consulente.
Abbiamo usato le disponibilità economiche che avevamo a disposizione e ci siamo dati molto da fare per cercare ed ottenere finanziamenti.
E mai la Corte dei Conti, sempre chiamata per legge ad esprimersi, nei dieci anni tra il 1999 e il 2009 ha espresso pronunce di condanna del nostro operato.
E credo che un consulente tecnico non possa opinare su scelte politiche compiute oltretutto da amministrazioni precedenti, in contesti molto diversi da quello attuale.
Lo stato italiano in quegli anni riduceva, è vero, i propri trasferimenti, ma eravamo certamente lontani dalla crisi economica che ha investito e travolto l' Italia.
Poi il crollo della finanza ha sconvolto il mondo occidentale e l' Europa intera ha sofferto una crisi profonda.
Sono arrivati i tempi di lacrime e sangue che abbiamo patito tutti.
Oggi l' Italia del primo decennio del 2000 appare lontana.
È stato certamente molto difficile fare l' amministratore negli enti locali nella scorsa legislatura, tenuto di conto dei mancati trasferimenti statali e dei vincoli del patto di stabilità, quasi eroico adesso perché si sono aggiunte nuove richieste di fondi da parte dello Stato anche ai comuni più piccoli.
Ma eroico si può dire di un amministratore che si rimbocca le maniche e cerca di trovare soluzioni che non intacchino il tessuto connettivo della comunità che è chiamato ad amministrare.
A Rio invece per rancori e apparente ingenuità si vuole scaricare su altri le proprie difficoltà, instaurando un clima di caccia alle streghe, con messaggi anonimi reiterati su reati e misfatti che sarebbero stati perpetrati a danno del paese, comportamenti questi che non aiutano certo a risolvere i problemi, nonostante la campagna elettorale sia terminata da ormai più di un anno e mezzo.
E in questa saga da film western sono stati coinvolti i dipendenti, che vengono considerati non leali collaboratori con i quali condividere il tanto lavoro da fare, ma pedine da utilizzare o emarginare a seconda del momento.
Sono loro che portano avanti attraverso l' attività amministrativa le scelte del sindaco e della giunta, che rappresentano la spina dorsale del comune. Ingiusto mortificarli in questo modo e individuarli quasi complici di malefatte per ora adombrate senza prove verificate.
Forse il dottor Eller, che è solito trovare buchi di bilancio nascosti da precedenti sindaci, pensa di riproporre a Rio la situazione occorsa lo scorso anno a Sesto Fiorentino.
Peccato che quell'occhiuto e apparentemente puntiglioso lavorio sia stato uno degli elementi che ha mandato a casa la sindaca e la giunta di cui lui stesso era parte, ad appena un anno dalla elezione e che, proprio in questi giorni, il commissario prefettizio abbia invece affermato l'assenza del "buco" che lui prontamente aveva individuato nei bilanci della precedente legislatura.
Precedente questo che apre la speranza che ora a Rio, attraverso la sua attività questa volta di tipo professionale , si possa giungere (con una giunta politicamente diversa) al medesimo risultato.
Risultato peraltro già anticipato dal Sindaco in consiglio comunale e in interviste sulla stampa, il quale ha affermato che, nel caso si dovesse riscontrare che il proseguo dell'attività fosse troppo faticosa per le deboli forze che può mettere in campo, lascerebbe anticipatamente.
Entrando appena nel merito delle grandi questioni su cui si è discusso in consiglio, due precisazioni.
Bagnaia: grazie alla solerzia di un cittadino (riese, non bagnaiese) è già stata richiesta e svolta una indagine della Procura di Livorno sui lavori della passerella. Risultato: archiviazione.
Come pure, sulla base di denunce reiterate del gruppo di minoranza della legislatura 2004/09 sono state svolte due indagini della Magistratura su Nisporto, riferite praticamente agli stessi argomenti agitati adesso, con identico risultato: archiviazione.
E dalle carte fornite a supporto delle affermazioni del nuovo Sindaco in Consiglio comunale anche il candidato, perdente della precedente legislatura, non si è trattenuto dal riproporre argomenti già vagliati e considerati , senza ottenere gli esiti spettacolari che avrebbe voluto, coinvolgendo ogni volta qualcuno ignaro della situazione e senza diretta conoscenza dei luoghi e del contesto.
Mi si permetta un' ultima notazione.
In un ' intervista il sindaco cita una mia iniziativa legale nei suoi confronti.
Anticipa i tempi! Io non ho ancora assunto, né manifestato l' intenzione di assumere un legale.
Ma, evidentemente, egli stesso ritiene che tale iniziativa debba essere la naturale conseguenza delle sue affermazioni pubbliche.
Durante i due mandati 1999/2009 non ho avuto bisogno personalmente di legali, come personalmente non ho ricevuto né avvisi né convocazioni da magistrati o forze dell'ordine.
Ci siamo messi a disposizione della comunità condividendo quel I CARE che don Milani scrisse sulla porta della scuola di Barbiana, non per ambizione o tornaconti personali, come del resto affermato anche dal nuovo sindaco per motivare la sua scelta di mettersi in gioco e, senza esperienza politica, guidare il comune.
Certamente sapremo difendere con tenacia e con orgoglio l'amministrazione che abbiamo avuto il privilegio di dirigere senza temere niente perché niente abbiamo da temere e da vergognarci, certamente senza rancore ma sicuramente senza dimenticare alcunché.
Non dobbiamo sfidare nessuno, ma ristabilire una normale verità .
Questo con il sincero, disinteressato e onesto contributo del vicesindaco Luigi Paoli e dell'assessore Simonetta Simoni che hanno condiviso lealmente con me e con i consiglieri di Rio democratico l'esperienza di governo del nostro straordinario ed amato paese, in cui abbiamo radici e affetti profondi e che per 10 anni abbiamo avuto l' onore e l' onere di governare con lo sguardo rivolto al futuro.
Catalina Schezzini