Dalla Pasqua alla Quaresima il passo è infatti breve e, con tutto il rispetto, altri temi premono fuori dall’ uscio oltre le vostre puntine. Per moltissime famiglie è quaresima alla terza settimana, se non prima..Abbiamo bisogno di ridefinire insieme alla città alcune priorità che sono appunto (con risorse pubbliche sempre più ridotte e vincoli sempre maggiori) il lavoro e il sostegno sociale. Magari potessimo fare come ci pare! In realtà si fa quel che si può a partire dalle condizioni reali, che magari, questo sì, socializziamo poco, anche per non cadere nel solito lamento delle pur taglienti e filo bancarie spending review.
Il gioco è bello quand’è corto, non si misurano in rima ragione e torto.
Dalla Pasqua alla Quaresima il passo è infatti breve e, con tutto il rispetto, altri temi premono fuori dall’ uscio oltre le vostre puntine.
Oggi Tele Elba ci ha chiesto una breve intervista: con Antonella siamo stati all’ oggetto: cultura e partecipazione…ma c’è tanto non detto dietro quelle parole, che non è stato possibile enunciare in quel contesto. Per moltissime famiglie è quaresima alla terza settimana, se non prima..Abbiamo bisogno di ridefinire insieme alla città alcune priorità che sono appunto (con risorse pubbliche sempre più ridotte e vincoli sempre maggiori) il lavoro e il sostegno sociale.
Sul lavoro, con l’approvazione della variante per il recupero produttivo ed urbanistico della zona ‘bombardata’ all’ ingresso della città, (e qui il primo che dice che non vi è stata partecipazione, gli sputo fraternamente e poeticamente in un occhio) si son poste le premesse per uno crescita duratura legata al sistema della nautica e del turismo; anche accelerando al massimo gli ultimi passaggi siamo però nel medio periodo, mentre alcune risposte sul piano del lavoro e del reddito vanno invece tentate da subito. Ragioniamo di questo. Ragioneremo presto di questo, pubblicamente, e ci piacerebbe avere anche in questa ocasione la massima partecipazione.
Per finire..Magari potessimo fare come ci pare! In realtà si fa quel che si può a partire dalle condizioni reali, che magari, questo sì, socializziamo poco, anche per non cadere nel solito lamento delle pur taglienti e filo bancarie spending review.
Persone e Associazioni le ascoltiamo ogni giorno, singole o associate e mai ci si tira indietro: il Comune è aperto, come pure, assicuro, i ns telefoni privati (che di pubblici non ce n’è)!
Scaccio il pensiero che la non condivisione (legittima credo, se motivata, da parte di chi amministra) o la non possibilità di realizzazione al momento di alcune proposte venga definita mancata partecipazione. A presto dunque, magari in Comune (come dice la parola) e a viso aperto.
Carlo Rizzoli
Ass.re Ambiente, Mobilità e Attività Produttive