Prima delle festività natalizie il nostro Sindaco, accortosi del caos nel traffico e soprattutto nella sosta delle autovetture nel centro storico, aveva rivolto un appello agli automobilisti affinché tenessero “un comportamento più rispettoso delle regole del vivere civile”.
Ho preso atto con favore dell’iniziativa del primo cittadino, ma devo fargli presente che il Suo giusto invito sembra, anzi lo è senz’altro, caduto nel vuoto. La sosta selvaggia che rende difficoltosa la circolazione o la sosta comunque in zone vietate sono una inaccettabile abitudine ormai consolidata, che sarà dura a morire, se non si passa dagli inviti alle sanzioni. E non solo ogni fine settimana, ma tutti i giorni. Anche davanti al Palazzo comunale e, da qualche tempo, anche in uno spazio che per la sua collocazione e la sua funzione dovrebbe essere considerato “sacro”.
E a proposito di traffico e di disciplina della sosta, ho notato due fatti nuovi. Nel primo tratto della Calata, entrando in centro, già prima di Natale, sono state spostate le fioriere. Si ha intenzione di destinare lo spazio ricavato a parcheggio pubblico? Lo chiedo perché, allo stato, non si comprende bene quale sia la volontà della Amministrazione, dal momento che non è stata fatta l’ordinanza che dovrebbe consentire la sosta; non è stato tolto,quindi, il cartello di divieto di sosta permanente che esiste alla radice del molo Gallo né è stata disegnata a terra la necessaria segnaletica. Sembra che tutto sia stato fatto in modo un po’ abborracciato. Ma una pubblica Amministrazione non può agire così. Anch’essa deve “rispettare le regole”.
Chissà, forse si è trattato, di una decisione affrettata con carattere di provvisorietà. Voglio pensare che, a breve, sarà ripristinato lo spazio pedonale preesistente. Da oltre 40 anni è stato disposto il divieto di sosta lungo tutta la Calata medicea e toglierlo oggi, anche in un solo tratto, non farebbe certo “onore” alla attuale Amministrazione. La Darsena medicea è un bene storico di grande valore e trasformarla, in tutto o in parte, in un parcheggio pubblico sarebbe una cosa davvero “oscena”!
L’altra novità riguarda due zone a traffico limitato, precisamente quella che regolamenta l’entrata, da Via S.Lambardi, nella parte alta della città e quella che riguarda l’accesso, nella parte bassa, in Via Roma, Via E.Gasperi fino a Via della Fonderia. Sono state istituite, per tutto l’anno, per ridurre la circolazione degli autoveicoli nel centro storico e quindi i rumori molesti e l’inquinamento e, inoltre, per assicurare a chi vi abita la possibilità di parcheggiare l’ autovettura almeno nelle vicinanze della propria abitazione. Ho saputo che, con una delibera della Giunta del 29 dicembre proposta e portata in approvazione dall’Assessore al traffico Bertucci e con una ordinanza del Responsabile del servizio di polizia urbana del 31, è stato deciso di consentire il libero accesso nelle due zone dal 1° gennaio al 14/giugno. Quindi, in questo periodo, chiunque potrà circolare ed anche sostare in tutto il centro storico. Una scelta che rappresenta il ritorno ad un passato che sembrava ormai morto e sepolto e che le motivazioni contenute nel testo della delibera “partorita” dall’Assessore non ci aiutano a comprendere. Anche perché nella delibera si fa riferimento più che altro alla parte alta della città per la quale, forse, sarebbe opportuno apportare qualche modifica alla attuale regolamentazione.
Nella ordinanza del 31 dicembre si dispone, tra l’altro, che l’Ufficio tecnico comunale provveda a rimuovere o coprire la segnaletica verticale, ma, ad oggi, dopo ben 13 giorni, i cartelli non sono stati rimossi e neppure “incappucciati”. Anche in questo caso altro bel pasticcio! La delibera è del 29 e l’ordinanza del 31 dicembre. E la sospensione del divieto si è voluto farla decorrere, subito, dal 1° gennaio. Ma c’era davvero tutta questa urgenza? Spero che, anche in questo caso, maturi un ripensamento. Anzi credo che sia opportuna una riflessione generale sul traffico privato nel centro, che non può ripiombare nel caos come molti anni fa.
Giovanni Fratini