La Giunta di Portoferraio ha rilasciato sui media un comunicato ufficiale in risposta alle copiose critiche ricevute dalla cittadinanza. Ci saremmo aspettati di leggere un’adeguata pignola replica delle minoranze del Consiglio. ... ed allora in ottica di imparzialità informativa e critica costruttiva - dobbiamo contrapporre l’elenco delle promesse del programma elettorale ancora senza risposta dopo 3 anni di mandato, tutte azioni di significativo impatto per la riqualificazione del centro storico.
a – Rifacimento impianto fognario del centro storico area piazza Cavour e limitrofe. Appare superfluo sottolinearne l’importanza, sono bastati i recenti acquazzoni per dimostrarne l’inderogabile necessità. La parte fognaria a monte fu rifatta, con lungimiranza, dalle precedenti amministrazioni.
b - Recupero delle scuderie sotto il Padiglione mulini (l’area è in intollerabile stato di degrado ed è sconsolatamente sotto gli occhi di tutti i turisti che passano dalla salita Napoleone per visitare le parti alte della città).
c - Progetto di recupero e restauro delle Galeazze: importante struttura nel centro della città da valorizzare, ma attualmente lasciata a sé stessa.
d- Rifacimento in pietra della pavimentazione di via E. Gasperi: che fine ha fatto?
e - Nuovo centro di accoglienza e promozione turistica ex Gattaia: il cantiere è sempre aperto. Tutta la città chiede l’ultimazione di quei lavori (mai accettati) in tempi rapidissimi. Da troppo tempo quell’orribile cantiere sta sconcertando tutti i croceristi in arrivo; sarebbe stato più saggio non citarlo.
f -Studio di fattibilità per il sistema di accesso alle fortezze a mezzo ascensori o scale mobili (di grande impatto sul turismo).
g - Analisi di fattibilità per il recupero dei volumi ex depositi carburante della Marina e valorizzazione delle percorsi sotterranei e cisterne del centro storico per possibili riutilizzi a fini turistici: non se ne hanno notizie.
C’è molto altro di non fatto nel programma della Giunta relativamente alla Qualità Urbana del centro storico: lotta alle parabole ed antenne abusive, rimozione dei serramenti non conformi, trasformazione progressiva dei gazebo dei bar e ristoranti secondo le norme comunali, telecamere contro il vandalismo, no alla plastica negli arredi di bar e ristoranti, progressiva eliminazione degli apparati di condizionamento non incassati, lotta all’occupazione abusiva del suolo pubblico, sostituzione progressiva delle lampade dell’illuminazione pubblica, recupero della recinzione di piazza della Repubblica, nascita di botteghe dell’artigianato tipico, ecc. All’apparenza niente di tutto ciò è stato affrontato organicamente, però è tutto scritto nero su bianco..
Anche la “difesa d’ufficio” adottata dalla Giunta merita un breve commento.
I veri “vanti” della Giunta sono due: il Forte Falcone e la nuova Banchina. In merito al primo punto ho già espresso apprezzamenti per questa grande opera di recupero ma il nocciolo della questione è un’altro: l’utilizzo di questo grande complesso fortificato “dopo” il suo totale recupero. Dando per scontato che non sarà possibile raggiungere un autofinanziamento con i soli introiti degli eventuali biglietti d’ingresso e che il Comune non potrà mantenerlo con i suoi magri bilanci, resta il fondato timore che tra qualche anno, finalmente ultimati i lavori, l’opera resti una cattedrale nel deserto di cui nessuno saprà come finanziare nemmeno l’ordinaria manutenzione.
In merito al secondo punto deve essere riconosciuto che il banchinamento in zona alto fondale è un buon lavoro ultimato in tempi coerenti (però è stato gestito dall’APPE). Il traffico d’imbarco è sicuramente migliorato, inoltre la sera molti sostano sulle panchine ammirando il notevole panorama. E’ stato fatto senza dubbio un buon lavoro ed è giusto riconoscerlo.
Bene anche il rifacimento di piazza Gramsci, però bocciando la pianificazione dei lavori: manca sempre la fontana!
Tutti gli altri punti citati sono catalogabili fra i lavori di ordinaria manutenzione degli assetti stradali, i piccoli lavori di sistemazione urbana e degli impianti elettrici, tutta ordinaria amministrazione che non merita nemmeno di essere citata facendo parte della ordinaria “cura del buon padre di famiglia” verso la città amministrata. Non è roba di cui pavoneggiarsi.
Viene citata anche la ristrutturazione del tribunale, ma adesso detto tribunale verrà chiuso nell’ambito della spending review del Governo! Forse il progetto meriterebbe una pronta revisione.
Per la qualità urbana viene citata la zona ZTL ed i controlli contro l’anarchia imperante nel centro storico, ma in questo settore la bocciatura dei cittadini è quasi unanime. Ed il “bike sharing”? La minoranza ha più volte citato questa azione come esempio di sperpero di denaro pubblico. E che dire delle transenne mobili che più o meno ad orario girano per il centro del paese, sconcertando spesso i turisti che vi si trovano intrappolati?
Il sindaco Peria per la sua lista “Portoferraio insieme” adottò il motto: “per una città a colori”, ma nel centro storico la sua Giunta ha tolto ogni colore spegnendo ogni entusiasmo in un lago stagnante di apatia e rassegnazione. Questo brutto risultato non è solo colpa della crisi economica in corso, per gran parte è da addebitarsi alla sua gestione cittadina..
Per guarire il centro storico dalla sua decadenza non basta la somministrazione di questi sciroppini; sarebbe necessario predisporre un nuovo ambizioso progetto pluriennale ed integrato che dovrebbe essere studiato di stretto concerto con tutte le associazioni di categoria interessate.
Alberto Nannoni