Giovedì 21 si è svolto un summit in Comune tra l’Amministrazione, l’Azienda di pubblico trasporto e i rappresentanti delle Associazioni di categoria, per affrontare il problema della sosta “selvaggia”in Calata e trovare una possibile soluzione. Il summit si è concluso con un nulla di fatto.
Per la precisione si è convenuto di rinviare qualsiasi decisione per “due settimane”. Nel frattempo i Rappresentanti delle Associazioni si sono presi l’onere di fare “opera di sensibilizzazione presso gli esercenti e presso chi, fino ad oggi, ha usato la Calata come un parcheggio, causando difficoltà di viabilità alle ambulanze e ai mezzi di soccorso”.
Una prima considerazione. La sosta abusiva è necessario impedirla solo perché deve essere garantita la circolazione delle ambulanze, degli automezzi dei Vigili del fuoco e degli Organi di pubblica sicurezza? Certamente sì. Ma rattrista che nessuno pensi che la sosta irregolare crea, talora, serie difficoltà anche ai pedoni e che inoltre è davvero “indecente” parcheggiare la propria auto in una Darsena che ci ha disegnato e ci ha lasciato in eredità Cosimo de’Medici.
Anzi, basta che in qualche tratto, ci sia un po’ di spazio per ricavare posti auto e, voilà, spostate le fioriere verso la banchina, il parcheggio è fatto. Dal molo del Gallo fino al ristorante “La Bitta 20” è successo così!
Seconda considerazione. Le autovetture lungo la Calata il sabato sera (e in tutti i giorni prefestivi e festivi) sono di giovani autisti che hanno l’abitudine di frequentare i bar del centro dopo una certa ora. Dalle 21/22 in poi. Giovani, non claudicanti anziani, che credo siano in grado di percorrere due/trecento metri a piedi dai parcheggi della banchina dell’alto fondale o del molo del Gallo ( quasi sempre semivuoti) o anche dagli ampi spazi utilizzabili per la sosta lungo la Calata Italia ( questi, in genere, quasi completamente vuoti). Se poi l’Amministrazione dovesse decidere di impedire l’accesso in centro ai non residenti o anche ai residenti, come succede in estate, e volesse evitare ai giovani autisti “la fatica” di una breve camminata, istituisca pure un servizio di bus navetta. Ma credo che sarebbe molto poco utilizzato.
Terza considerazione. Sono curioso di sapere a quali forme di “sensibilizzazione” degli esercenti i pubblici esercizi o di chi fino ad oggi ha pensato di poter utilizzare la Calata come parcheggio, ricorreranno le Associazioni di categoria, nelle prossime due settimane. Volantinaggio? Rifiuto da parte dei titolari dei bar di servire caffè e bevande varie a chi ha messo male la propria autovettura? Convincere il personale dei bar ad assumere anche mansioni di “ausiliari del traffico”?
Ultima considerazione. Vediamo cosa verrà deciso nel prossimo summit. Sento dire che il Sindaco, molto probabilmente, deciderà di chiudere al traffico la Calata. Bene. Ma non riesco a capire perché si continui a parlare di sosta “selvaggia” del sabato sera solo lungo la Calata. Il casino, il sabato sera, c’è dappertutto: in darsena e dentro il centro. E c’è anche dentro e fuori dal centro, tutti i giorni feriali. L’ho denunciato più volte, anche durante la precedente Amministrazione, ma nessuno ha mai fatto qualcosa. Che sia la volta buona?
Giovanni Fratini