"La Camera approva l'emendamento che proroga le sezione distaccate dei tribunali nelle isole minori fino al 31 dicembre 2018. Salvo il tribunale all'isola d'Elba. Grazie al Ministro Andrea Orlando"
Con queste parole l'Onorevole Silvia Velo annuncia la sopravvivenza di questo indispensabile servizio per la collettività elbana per altri tre anni, garantendo quindi la possibilità di gestire la pratiche sull'isola ed evitando grandi disagi per i cittadini elbani e per gli addetti ai lavori.
L’emendamento Milleproroghe è stato approvato dalle commissioni competenti, la prossima settimana è previsto il voto in aula, c'è quindi ancora da aspettare la fine del percorso parlamentare, ma difficilmente ci sarà un esito diverso.
Concessi, quindi, altri due anni al tribunale elbano (rispetto alla chiusura definitiva che era prevista per il 31 dicembre 2016), un tempo importante che lascerà spazio alla possibilità di consolidare la funzionalità del tribunale ed evitare per sempre la chiusura.
Questo il commento in merito di Valerio Fabiani, Segretario PD Val di Cornia-Elba:
Con l'approvazione oggi dell'emendamento che proroga l'esistenza delle sezioni distaccate dei tribunali nelle isole minori, grazie al lavoro di Silvia Velo e alla sensibilità del ministro Andrea Orlando, si mette in sicurezza per altri due anni il tribunale dell'Isola d'Elba raccogliendo le giuste sollecitazioni degli avvocati elbani che ringrazio e le esigenze del territorio. Se da una parte i sindaci di centrodestra dell'Elba stanno offrendo al mondo l'immagine di una terra divisa, lacerata da personalismi e anacronistici campanilismi, mettendo in discussione perfino la funzione associata al turismo (vitale per l'Elba e per il suo tessuto economico!), dall'altra l'impegno delle donne e degli uomini del PD che ci rappresentano nelle istituzioni ai vari livelli, sta conferendo una rinnovata centralità dell'Elba nel panorama nazionale e regionale. Questo è accaduto anche su turismo e sanità con il lavoro di Gianni Anselmi e degli assessori regionali competenti. Insomma da una parte le divisioni, i muri e una classe dirigente senza un progetto, dall'altra il gioco di squadra, il dialogo, le sinergie, l'integrazione e un'idea di futuro, per dirla con una sola parola: la politica, la buona politica.