L'intervento del Sindaco di Campo, Lambardi, sulla GESTIONE ASSOCIATA DEL TURISMO, ha il pregio di cominciare un ragionamento che entra nel merito. Appare questa (se si esclude la malafede dei protagonisti) la sola strada utile a trovare un accordo che, appunto, cominci dalle cose da fare nel territorio. Il punto da cui partire è proprio questo, capire che fare promozione del turismo è certo postare sui social immagini glamour dell'isola verd&blu, (ricordandosi anche che c'è chi, come Associazione Albergatori e Blunavy, si fa tutte le fiere europee incontrando a quattr'occhi operatori ed utenti) ma anche manutenere il territorio nei suoi aspetti più bisognosi d' intervento .
Di cosa ha bisogno allora la porta dell'Elba (smettiamo per un attimo di chiamarla Portoferraio, prego) per i turisti che arrivano? Non c'è bisogno di sopralluogo itinerante della Conferenza dei Sindaci, per notare la mancanza di illuminazione lungo l' asse principale di uscita dalla Porta dell'Elba, fino alla rotonda che poi indirizza verso il resto dell'Isola; o per ammirare le siepi spartitraffico sdentate prive di cura da anni (o per accorgersi di un manto stradale bisognoso di interventi e non solo di segnaletica orizzontale, ecc.
E' possibile, quest'anno, dotarsi di preventivi per questi interventi (ed altri 'di valenza comprensoriale', si sarebbe detto una volta) e destinare ad essi quote dei proventi dal Contributo di sbarco? Non dovrebbe essere difficile.
Destinate queste risorse, che non sono di Portoferraio, ma della Porta dell'Elba, forse sarà più semplice trovare un'accordo sul resto.