(NDR Il testo dell'articolo è stato aggiornato rispetto a quello pubblicato in precedenza, essendoci pervenuta dai firmatari una richiesta di modifica)
I recenti dissidi tra i comuni in seno alla Gestione Associata del Turismo destano viva preoccupazione tra le associazioni di categoria, i cui rappresentanti venerdì pomeriggio si sono urgentemente incontrati per approfondire la questione, dopo l’ennesima fumata nera dell’organismo comprensoriale.
Divergenze di opinioni sulla sua operatività, sul grado di rappresentanza di ciascun comune e sull’applicazione del contributo di sbarco, la cui destinazione è stata recentemente modificata dalla Legge 28 dicembre 2015, n.221, che prevede un suo impiego allargato anche alla cultura, al settore ambientale e della green economy, alla raccolta e smaltimento rifiuti, alla polizia locale ed alla mobilità nelle isole minori.
L’opportunità riservata ai comuni turistici con sede giuridica in questi territori, che possono scegliere tra l’applicazione della tassa di soggiorno o il contributo di sbarco, ha consentito all’Elba di optare per questa seconda imposizione, molto più equa e leggera per le tasche degli ospiti.
Il suo gettito, di fondamentale importanza per la promozione turistica del territorio elbano, la cui economia è basata quasi esclusivamente su questo comparto, rappresenta una certezza dopo la soppressione dell’APT. E’ pertanto necessario che questa diatriba tra il Comune di Portoferraio e gli altri sette municipi elbani, con Capoliveri a capofila della Gestione Associata, rientri quanto prima, in quanto la stagione turistica è alle porte e così facendo si corre il serio rischio di comprometterla. Le categorie economiche e gli operatori del settore, che ne conoscono molto bene le dinamiche, sanno quanto sia importante intervenire nei modi e nei tempi giusti, per ottenere risultati positivi. Purtroppo questa contrapposizione tra le parti sta paralizzando l’operatività dell’organismo in un momento cruciale come quello prestagionale, e le conseguenze potrebbero arrecare grave danno economico alle imprese e a molte famiglie elbane.
Come quasi sempre succede tra due contendenti, anche in questo contesto la verità sta nel mezzo, ed il raggiungimento di una rapida intesa deve essere obiettivo primario di tutti gli amministratori elbani. Le scriventi ribadiscono l’importanza della Gestione Associata del Turismo e del mantenimento del contributo di sbarco, che non deve però superare per il 2016 l’importo di € 2,50. Il valore ponderale di ciascun comune deve ispirarsi a criteri di equità e solidarietà, riconoscendo a tutti il giusto spazio e pari dignità, per cui la percentuale basata sul totale dei consiglieri, a loro volta rapportati alla popolazione, appare la più consona. E’ vero però che i comuni dotati di porto, ed il capoluogo in primis, subiscono lo stress ed i danni derivanti dalla ingente movimentazione, oltre che rappresentare il “biglietto da visita” dell’intera isola, per cui è giusto che questa condizione venga adeguatamente compensata in termini economici, con risorse individuabili tra quelle da destinarsi direttamente a ciascun comune, oppure attingibili dal fondo per le opere comprensoriali.
E’ infine auspicabile che l’esito di tali investimenti, così come l’impiego delle risorse destinate alla promozione e all’accoglienza, vengano chiaramente rappresentati e discussi con le categorie economiche, affinché se ne possano apprezzare i risultati e, eventualmente, apportare i giusti correttivi qualora questi non fossero stati soddisfacenti. In tal senso, un’opera di monitoraggio e di feed back in merito ai risultati dell’attività annuale di ogni campagna promozionale appare assai utile e raccomandabile, in modo tale da avere contezza che gli obiettivi vengano centrati.
Confcommercio Elba - Confesercenti – Associazione Albergatori Elbani - FAITA Campeggi - C.N.A. –Coldiretti - Confindustria