Ruggero Barbetti scrive su Facebook:
"Non condivido nulla di quanto scritto da Elbareport. Vorrei che mi fosse spiegato perchè quello che manca a Portoferraio e che è evidenziato nell'articolo non è mai stato fatto in tanti anni.
Io penso per cattiva amministrazione della cosa pubblica. C'è una responsabilità diretta della classe dirigente e politica di Portoferraio. Voglio fare un esempio: penso che più o meno il 50% del traffico che esce da Portoferraio passa e attraversa Procchio e che l'altro 50% passa e attraversa Porto Azzurro. Procchio e Porto Azzurro sono due bomboniere del turismo elbano.
Allora di chi è la colpa se Portoferraio non ha quanto evidenziato nell'articolo? E vogliamo parlare del tanto declamato da elbareport Mortoferraio?
La colpa non è certo del contributo di sbarco o della Gestiona Associata. Le responsabilità sono chiare: nessuna visione turistica per il più bel Porto del mondo. E comunque la proposta fatta da tutti i sindaci a quello di Portoferraio era: 50% del contributo di sbarco per la promozione turistica e il restante 50% ai comuni con Portoferraio che prendeva un quota doppia rispetto a quella di ciascun Comune.
Hai voglia con 280.000,00 euro all'anno a fare interventi per tutti gli obiettivi previsti dalla legge. Ma Portoferraio non ha voluto trovare una soluzione in nome di quel campanilismo che elbareport ha sempre ripudiato con l'immagine degli otto pollai. Ora che il pollaio è solo quello di Portoferraio, elbareport lo difende.
Misteri dell'informazione. Annuncio, anticipando una lettera ufficiale dei prossimi giorni, che dal 1° marzo sarò costretto a sospendere la riscossione del Contributo di sbarco alla luce del fatto che Campo nell'Elba, Rio Marina e Portoferraio non hanno ancora deliberato il relativo regolamento. Purtroppo si sta pericolosamente scivolando verso l'odiata Tassa di Soggiorno, con molto gaudio degli operatori turistici della costa toscana che lo applicano da anni e sui quali eravamo molto competitivi applicando invece noi, fino allo scorso anno, l'imposta di sbarco".
Ruggero Barbetti
Caro Ruggero, no
Scusami ma non ci sto proprio alle tue semplificazioni, non mi iscrivo al partito dei "ferajesi contro tutti" essendo, come ben sai (e forse da prima di tutti gli attori ancora presenti sulla scena politica, informativa, sociale elbana) ugualmente contrario sia alla agonica permanenza in vita di otto ridicoli comuni all'Elba, che ad un processo di pura "annessione ferajese" delle altre entità sociali e culturali.
Parafrasando Gaber io non mi sento ferajese, elbano, toscano, italiano, europeo ma per fortuna o putroppo lo sono. Come ben sai, sono un comunista non pentito e con venature goriane, per cui mi sta bene: "Nostra Patria è il mondo intero - nostra legge è la libertà".
Cosa io pensi della operatività dei governi succedutisi alla guida di Portoferraio (soprattutto per quanto riguarda la gestione del territorio, che ritengo il versante più importante del buon amministrare) più che arcinoto rimane scritto, e mi pare sia - indipendentemente dall'indirizzo politico delle diverse giunte - assai poco elogiativo, ma non credo possa dare lezioni ad altri, sotto questo profilo, un sindaco che dispone di uffici tecnici ed apparati di controllo così fallimentari (ad essere buoni), che non si accorgono di clamorosi abusi (ruderi di giornata, strade nuove di trinca connesse con la viabilità principale, sbancamenti e cementificazioni costiere) semplicemente rilevabili (per difetto) dalla semplice consultazione delle mappe satellitari disponibili per chiunque in internet.
Sulla vexata queastio che sta producendo l'ennesimo chiacchierificio isolano, mi rappresenta perfettamente il pensiero di Paolo Gasparri che, strizza strizza, ancora ad una massima latina si rifà: "lex ubi voluit dixit", "la legge indica quello che vuole", o più brutalmente "se una legge vuole qualcosa lo dice".
Il dettato "ambientalista" della nuova normativa sul Contributo di Sbarco è più che chiaro; per la destinazione dei proventi parla di interventi indirizzati eminentemente al ciclo dei rifiuti ed al miglioramento ambientale, la promozione turistica è presente nel testo preceduta da un "nonché" che significa "e anche" che vuol dire che l'estensore considerava la finalità subordinata, mentre mi pare che nelle tue ipotesi quel "nonché" si traduca con un "e soprattutto" che non mi pare un'interpretazione logica e corretta.
Affermo quindi (senza dare alcuna patente di credibilità ad una giunta che continuo caldamente a consigliare un giorno sì e l'altro pure a fare i bagagli per manifesta incapacità gestionale) che - nel caso - la proposta di Portoferraio, e parlo della filosofia, del generale impianto, non dei numeri e percentuali proposte, sia molto più aderente allo spirito della normativa di quanto lo sia la tua. Punto.
Ciò premesso condivido la tua paura che si scivoli verso la tassa di soggiorno (più iniqua perché graverebbe solo sui censibili presenti ufficialmente nelle strutture dell'accoglienza) e spero, con tutti gli elbani di buona volontà, che, voi che ci rappresentate, riusciate a dare di voi medesimi migliore spettacolo, piantandola con gli insulti incrociati le liti da comari e giungiate ad un accordo conveniente per la comunità.
Ti saluto "laicamente", come (fortunatamente) non-barbettiano e non-ferrarista.
sergio rossi