Contributo di sbarco la situazione si va progressivamente sempre più ingarbugliando
L'ultima puntata di una telenovela Tassa/Contributo di Sbarco va in onda dal set di Capoliveri,  comune che nelle vesti di Ente Capofila  della Gestione Associata del Turismo all'Elba, ha deciso di sospendere a partire dal 1° Marzo la riscossione della vecchia "tassa di sbarco" attuata in forza di una normativa che non è ufficialmente più in vigore dal 2 Febbraio.
 Capoliveri dà cosi (tardivamente) ragione alla interpretazione che Paolo Gasparri -  prima come libero collaboratore di Elbareport, poi ufficialmente  in nome e per conto di Legambiente - aveva continuato caparbiamente a proporre e spiegare,  inascoltato da lorsignori, per una quarantina di giorni e passa.
 Strizza strizza: cessato il vigore della Tassa di Sbarco e non ancora giunti i magnifici 8  (i sindaci elbani) alla univoca fissazione del nuovo Contributo di Sbarco, ogni aggravio dei biglietti nel frattempo acquistati dai passeggeri era ingiustificato ergo illegittimo.
Capoliveri afferma di così agire "in autotutela"spinto anche dalla nota pervenuta dal Difensore Civico della Toscana che richiamava alla prudenza: l'atto capoliverese annuncia inoltre di aver posto la questione alla Magistratura Contabile alla Prefettura ed ai competenti Ministeri.
Ma il pronunciamento Capoliverese è contemporaneamente un atto ostile all'iniziativa del Comune di Campo che ipotizzava una composizione di una vertenza che i cittadini, le categorie, la gente normale capisce (e giustifica) sempre meno.
Un tentativo quello del Sindaco campese di uscire dal blocco dei veti incrociati scindendo la gestione dei proventi tra Capoliveri a cui andrebbe la quota della promozione turistica e Campo che coordinerebbe gli interventi relativi alla restante quota. Ipotesi che determinerebbe una sottrazione di prestigio (e decisionalità) a Capoliveri e così, dopo gli scontri con Ferrari, Barbetti ha messo Lambardi nel mirino. 

Siamo quindi ancora lontani da una qualsiasi pax tra i piccoli, rissosi  ed inutili otto comuni dell'Elba

 Elbareport