Da tempo lavoro alla stesura di un protocollo d'intesa tra le istituzioni locali, volto ad individuare linee di indirizzo comune per arginare i problemi legati al disagio giovanile. Durante tale percorso, appoggiata favorevolmente dai colleghi di giunta, sono riuscita a coinvolgere le scuole, l'ASL, le forze dell'ordine e le stesse rappresentanze dei giovani, ma ho dovuto sempre rilevare la costante assenza del Viceprefetto che, pur avendo inviato un delegato al secondo incontro, non ha mai ritenuto di dover partecipare personalmente a tale percorso.
Poi apprendo dalla stampa che la Prefettura e la Fondazione Isola d'Elba danno inizio al progetto per le scuole, denominato Guida Sicura. Tale notizia mi ha lasciato di stucco. Figuriamoci se per tale progetto non avevo manifestato entusiasmo. Avevo addirittura proposto al Viceprefetto Daveti il patrocinio del Comune di Portoferraio e dell'Assessorato alle Politiche Giovanili, richiedendo la necessaria documentazione ai fini della delibera. Malgrado però i numerosi solleciti per le vie brevi, ai quali veniva sistematicamente risposto con malcelata sufficienza ed evasività, la documentazione non è mai stata prodotta e, come se non bastasse, vengo a sapere che la presentazione nelle scuole del progetto, in un primo tempo fissata per il 25 febbraio, viene trasformata in una non meglio precisata riunione tra istituzioni. La sottoscritta si mobilita, chiede un permesso dal lavoro per poter garantire la propria presenza a una iniziativa che ritiene importante, ma, guarda caso, all'arrivo in Comune, scopre che tutto è rinviato a data da destinarsi e che il Prefetto si sarebbe messo in contatto con il Sindaco.
Sin dall'inizio del mio impegno ho lavorato confrontandomi direttamente con gli interessati, con tutti quei giovani di cui, per certi versi, è stato anche difficile conquistare la fiducia e cogliere gli interessi. Dei passi in effetti sono già stati fatti e, anche se la strada è ancora lunga, i ragazzi iniziano a capire che è possibile creare un dialogo con le istituzioni perché sono proprio le istituzioni stesse a coinvolgerli in prima persona e ad interessarsi dei loro punti di vista.
Confesso perciò di esserci rimasta molto male per il fatto che la mia partecipazione al progetto Guida Sicura sia stata snobbata in maniera così rozza. Forse per l'età o per la presunta inesperienza? Forse perché non piacciono le mie linee di indirizzo?
Iniziative come Guida Sicura sono certamente di alto valore sociale, come di grande valore è il lavoro portato avanti dal Viceprefetto fino a oggi, e ne condivido pienamente lo spirito. Tra l’altro lodevole è l’appoggio della Fondazione Isola d’Elba. Ritengo tuttavia si sia persa un’occasione importante
di portare avanti iniziative comuni dando ai giovani la garanzia che le istituzioni lavorano coese per il loro benessere, anche superando i confini delle proprie competenze.
Laura Berti
Assessore alle Politiche Giovanili Comune di Portoferraio
(foto di copertina di Daniele Anichini)