La Fondazione della libertà per il bene comune, organismo fondato e presieduto dal Sen. Altero Matteoli (Presidente Commissione Lavori Pubblici) nel 2010, è tornata all'Elba dopo un paio d'anni, ricompattando visivamente – dopo le divisioni sul contributo di sbarco- il frastagliato centrodestra elbano. Argomento, lo stesso: che fare per fare meglio.
Nella sala congressi dell'hotel Airone presenti i Sindaci del Giglio e Capraia e di quasi tutti i Comuni elbani, Massimo De Ferrari, a capo dell’Associazione Albergatori Elbani (“Eccellenze e criticità del turismo dell’Elba”), Pierluigi Giuntoli, Segretario generale della Camera di Commercio di Livorno (“Promozione territoriale e commercializzazione turistica”), Giampiero Sammuri, Presidente del PNAT (“turismo e sviluppo sostenibile”), Salvatore Pogliese, deputato europeo PPE (“Trasporti e turismo”); si è scusato per l'assenza Gianni Anselmi, Consigliere regionale della Toscana (“Politiche regionali per le isole di Toscana”).
Materie di discussione le solite – attualizzate- di ogni convegno sull'Elba: turismo, promozione territoriale, vita dei residenti (sanità, scuola, lavoro, ecc) nel confronto a più piani con la Regione Toscana (apprezzata per l'impegno sull'aeroporto e criticata sul piano paesaggistico) e il Governo.
Al sodo le parole dei primi cittadini di Capraia e del Giglio, complimentose quelle del Deputato europeo che ha messo in guardia (soprattutto gli stabilimenti balneari) sulla Bolkenstein, dialoganti e concrete quelle degli altri intervenuti, con sullo sfondo mentale dei presenti il biglietto A/R da 170 euro di pasqua per auto e due persone.
Sottolineata da Matteoli la necessità di portare a termine le infrastrutture elbane essenziali nella salvaguardia del bene ambientale: dal recupero industriale-turistico del waterfront al potenziamento dell'aeroporto, salvaguardando l'attuale eccellenza elbana e dell'Arcipelago, la qualità del mare.
CR