Abbiamo avuto conferma dalla stampa della notizia che da da ieri circolava insistentemente, cioè che l'amministrazione Ferrari, l'amministrazione del comune più grande dell'isola, sede di tutte le principali istituzioni e della maggioranza degli istituti scolastici presenti sull'Elba ha deliberatamente scelto di non ricordare con una cerimonia la data del 25 aprile.
Uno scarno comunicato tiene a precisare che “verrà inviato il gonfalone a Marina di Campo” e che “ si auspica una manifestazione itinerante in tutti i comuni negli anni a venire”.
Ebbene non siamo ancora un municipio di un comune unico, ma UNO degli otto comuni dell'isola con una nutrita rappresentanza amministrativa capace di far valere le proprie ragioni quando si sente coinvolta e interessata, ma distratta e indolente quando si tratta di celebrare una Festa nazionale.
Il 25 aprile è una data simbolica per celebrare la liberazione dell'Italia dall'occupazione tedesca e dal regime fascista, istituita su proposta di legge di Alcide de Gasperi, uno dei padri fondatori della nostra Costituzione.
Ci saremmo aspettati che un sindaco che rappresenta tutti i cittadini non decidesse arbitrariamente di cancellare una ricorrenza universalmente riconosciuta perchè cosi facendo si incoraggia a dimenticare, si offendono le generazioni piu anziane e si coltiva l'indifferenza tra le generazioni più giovani. Chi, se non le nostre istituzioni, deve mantenere vivo il ricordo di una pagina fondante della nostra storia e della nostra repubblica? Il 25 aprile è una festa di tutti, una festa di popolo e si festeggia per non dimenticare.
La conferma della precisa volontà del sindaco Ferrari e della sua giunta che, evidentemente, non ha manifestato alcuna contrarietà alla decisone assunta , sta nel fatto che il sindaco meravigliato dal clamore suscitato dall'indignazione di tanti cittadini per la mancata celebrazione di una ricorrenza nazionale, replica dicendo che “nessuno ha speso una parola quando questa Amministrazione ha deciso di commemorare i caduti del bombardamento del 19 Marzo 1944”: questo a dimostrazione di un consenso diffuso e discreto per la scelta dell'amministrazione di ricordare uno dei dolorosi bombardamenti sulla città di Portoferraio.
Vorremmo ricordare al sindaco che nel caso specifico invece si tratta di NON celebrare una festa nazionale sentendosi cosi tranquillo nella coscienza inviando il gonfalone a rappresentarci in un altro comune.
Ci auguriamo che prossimamente non si decida di annullare anche il Natale o di celebrarlo in maniera itinerante inviando negli altri comuni addobbi natalizi o pastorelli per un unico presepe comprensoriale.
Peccato!!! L'amministrazione di Portoferraio ha perso ancora una volta una buona occasione per rappresentare tutti i suoi concittadini e per dare un'esempio di rispetto delle istituzioni, mostrando una chiara inadeguatezza a gestire il proprio ruolo di rappresentanza e di custodia delle storia e delle tradizioni della nostra città.
Antonella Giuzio, Cosetta Pellegrini; Mazzei Alesandro; Andreoli Paolo
Consiglieri comunali
Gruppo Portoferraio “Cosetta Pellegrini Sindaco”