Partendo dalla giusta indignazione per il comportamento dell’Amministrazione De Santi, che ha innescato ignobili speculazioni nei confronti dei precedenti amministratori ed ha avvelenato il clima nel paese come mai era accaduto nel passato, il circolo del Pd ne approfitta per dar sfogo ad una improvvida e inusitata polemica nei confronti della lista civica capeggiata da Nadia Mazzei e sostenuta da Sel durante le ultime elezioni amministrative.
Intanto c’è da dire che le lettere di “messa in mora” pervenute in questi giorni sono state inviate dal sindaco motuproprio e non dalla Corte dei Conti, come invece si legge erroneamente nel comunicato del Pd, particolare non marginale rispetto alla sussistenza di ciò che viene addebitato.
Ad oggi, infatti, nonostante la roboante campagna diffamatoria fin qui condotta, nessun consigliere risulta formalmente indagato. Nel riaffermare, pertanto, la nostra incondizionata fiducia sulla correttezza e la trasparenza degli atti compiuti dalla precedente Amministrazione, c’è da augurarsi che dagli organi competenti venga fatta al più presto piena e definitiva chiarezza.
Ma ciò che preme al Pd sembra un’altra cosa, cioè quella di addebitare ad altri, coinvolgendo il nostro partito, la responsabilità delle divisioni che nel campo del centrosinistra riese hanno aperto la strada al successo della lista di centrodestra capeggiata da De Santi. E lo fanno, senza alcun ritegno, attribuendosi il merito di essere stati interpreti di una proposta di “cambiamento vero”, al contrario di chi invece non aveva altro scopo che sconfiggere la lista del Pd.
E allora diciamolo con chiarezza, senza tanti giri di parole: chi poteva meglio rappresentare una svolta e un cambiamento nel governo del paese, un candidato come Pino Coluccia, già sindaco di Rio, ex consigliere provinciale, da sempre nei piani alti della politica elbana e negli organismi di partito, o una giovane donna come Nadia Mazzei, brillante vicesindaco uscente, vera rappresentante della società civile che aveva ampiamente dimostrato il proprio valore anche nei compiti svolti nelle istituzioni elbane? Come non dimenticare le profonde lacerazioni che hanno contrassegnato la vita del circolo del Pd negli ultimi anni e l’ostracismo più volte dichiarato dagli stessi elettori di sinistra nei confronti della figura del candidato sindaco di una lista che già si sapeva essere perdente ancor prima del voto? E’ stato il Pd, assumendosene la piena responsabilità, ad impedire nel 2014 la costituzione di una lista unitaria, offrendo su un piatto d’argento la vittoria ad una destra inetta e rancorosa, che non sa svolgere altro ruolo se non quello vendicativo dell’inquisitore contro tutto e tutti, pur di nascondere la propria incapacità di governo. E non si venga a dire che in questo modo e con un’opposizione che si è dimostrata fino ad oggi piuttosto latente sui problemi di Rio e abbastanza permissiva nei confronti dell’attuale giunta, si intende perseguire l’obiettivo dell’unità delle forze democratiche e di creare le condizioni di un’alternativa vincente per le prossime elezioni amministrative. Se è questo il terreno scelto, ancora una volta, come due anni fa, il Pd dimostra di essere fuori strada e che intende rimanerci.