Al prossimo Consiglio comunale, convocato sabato prossimo 30 aprile alle ore 8.45, si parlerà di una recente scelta importante della Giunta Ferrari, di una scelta stranamente uscita sulla stampa senza quel tipico risalto mediatico che invece solitamente riguarda “operazioni” anche molto meno impegnative, come per esempio il taglio dell’erba o la raccolta delle biciclette.
La notizia è questa: con Delibera nr. 81 del 8 aprile 2016 la Giunta comunale di Portoferraio ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della società partecipata Cosimo dei Medici srl nelle persone di Vittorio CAMPIDOGLIO, Carlo BURCHIELLI e Monica LOTTINI
Non si può infatti evidenziare che durante i lunghi mesi di “travaglio” dalle dimissioni presentate il 10 novembre 2015 dai Consiglieri Provenzali e Campidoglio non si è assistito ad alcuna bando di evidenza pubblica, contrariamente a quanto avvenuto nell’autunno 2014, e più volte l’Amministrazione aveva rappresentato la volontà di nominare un organo amministrativo monocratico in linea con la nuove previsioni normative. Così infatti risulta anche dal Verbale dell’Assemblea dei soci tenutasi il 6 febbraio 2016 con il quale è stato nominato quale “Amministratore unico della società” (sino al termine per l’approvazione del bilancio al 31/12/2017) l’Arch. Mauro Parigi, già Dirigente del Comune di Portoferraio.
E’ anche interessante riportare che il nuovo Amministratore unico con Determinazione nr. 1 del 17/02/2016 ha dato un incarico al Sig. Vittorio Campidoglio, per il corrispettivo di € 2.000,00, per la redazione entro 45 giorni del “quadro conoscitivo dello stato degli immobili e delle strutture affidate in gestione indicando contestualmente gli interventi da realizzare per ciascuna”.
Allora ci domandiamo: ma cosa è successo in questi due mesi da stravolgere radicalmente le idee e le buone intenzioni dell’Amministrazione portoferraiese che inizialmente aveva deciso di tagliare i costi dei compensi nominando un solo Amministratore? Come mai in tutto questo “andirivieni” non è stata coinvolta la cittadinanza interessata con la raccolta di eventuali candidature che avrebbero potuto offrire contributi e professionalità vere e proprie nel settore specifico della pubblica amministrazione?
In aggiunta a tutto ciò, nessuna evidenza è stata data, oltre che al criterio selettivo, alla gestione contabile della società di cui non vi è alcuna traccia né nel sito istituzionale della Partecipata né altrove; non risulta infatti mai pubblicato alcun Bilancio di esercizio, con la inevitabile conseguenza che in caso di mancata o incompleta pubblicazione dei dati relativi agli Enti partecipati, è vietata l’erogazione in loro favore (quindi alla Cosimo dei Medici) di somme a qualsivoglia titolo da parte dell’Amministrazione comunale (art. 22 comma 4 d.lgs. n. 33/2013) salvo le sanzioni amministrative a carico dei responsabili di tale violazione (art. 47comma 1 d.lgs. n. 33/2013).
Detto tutto ciò, considerato che “gli oneri di pubblicità e di trasparenza imposti alle amministrazioni pubbliche e agli organismi da esse partecipati sono un importante tassello verso l’ampliamento della base conoscitiva del “gruppo amministrazione pubblica” e strumento efficace per la riduzione di eventuali aree di opacità nella gestione della finanza pubblica”, il Gruppo consiliare “CAMBIARE IN COMUNE”, interroga il Sindaco di Portoferraio:
1) per sapere per quale motivo non sia stato applicata come nel passato una procedura di evidenza pubblica per la nomina del nuovo Cda;
2) per conoscere il contenuto della relazione del Sig. Campidoglio sullo stato delle strutture e degli impianti con trasmissione della medesima relazione al Gruppo scrivente;
3) per conoscere tramite pubblicazione sul sito istituzionale della partecipata Cosimo dei Medici:
a. i Curricula Vitae dei nominati
b. i Bilanci di esercizio chiusi chiusi al 31/12/2013, 31/12/2014 e al 31/12/2015
4) per sapere l’ammontare delle “erogazioni di somme a qualsivoglia titolo” da parte dell’Amministrazione comunale alla Cosimo dei Medici nell’anno 2015 stante il divieto di erogazione nel caso di omessa pubblicazione dei dati previsti dal Decreto trasparenza;
5) per sapere se sia stata applicato l'articolo 47 del DLgs 33/2013 che stabilisce che "La violazione degli obblighi di pubblicazione di cui all'articolo 22, comma 2, da' luogo ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della violazione."
Alessia Del Torto
Consigliere comunale CAMBIARE IN COMUNE