"Con la legge in materia di concessioni sul demanio marittimo per le attività turistico-ricreative, approvata ieri in consiglio regionale, si è voluto offrire a Comuni e imprese del settore della balneazione un riferimento normativo chiaro per consentire ai soggetti che già gestiscono stabilimenti balneari, e che in questi anni hanno fatto investimenti o che intendano farne in futuro, la tranquillità di poter operare anche fino al 2035. E' infatti ormai chiaro che la Corte di Giustizia europea non si esprimerà favorevolmente in merito alla proroga delle concessioni fino al 2020, così come la legge statale aveva previsto". Così l'Assessore alle attività produttive e al turismo Stefano Ciuoffo commenta l'approvazione della legge sulle modalità di rilascio delle concessioni sulle spiagge toscane.
"La proroga dell'esistente tout court – aggiunge Ciuoffo - non era nelle possibilità della Regione, e nemmeno dello Stato che rischia ora la procedura di infrazione della Corte europea. Chi continua a sostenerlo o non conosce le carte o prende in giro la categoria. Ci siamo perciò adoperati per trovare una via che consentisse, nell'ambito della disciplina vigente, una formulazione che garantisca la concorrenza, che l'Europa ci chiede, e la tutela del valore delle nostre aziende. Rispetto all'incertezza che aleggiava mettiamo dei punti fermi e lo abbiamo fatto dopo un confronto con Anci e balneari stessi".
"Al di là delle buone intenzioni – prosegue l'assessore - è certo che la richiesta di semplice proroga dell'esistente a 75 anni, invocata da qualcuno, non ha senso. Il riferimento a paesi stranieri non è calzante. Ad esempio, per la pluri-citata Spagna la situazione e il precedente quadro normativo erano totalmente differenti da quello italiano: lì sono state trasformate in concessioni di 75 anni quelle che in precedenza erano, addirittura, proprietà private, dal momento che prima non esisteva la linea di demarcazione demaniale".
La nuova legge prevede una durata delle nuove concessioni per un periodo compreso tra i 6 e i 20 anni (nel rispetto della normativa nazionale vigente) e introduce una importante tutela per gli operatori già titolari delle concessioni: il diritto a un risarcimento pari al 90% del valore del suolo e dell'attività commerciale nel caso in cui il titolare della concessione debba lasciare il passo ad altro soggetto". In questo caso la nuova legge prevede che a stabilire il valore sia una perizia presentata dal titolare attuale. Inoltre, per il rilascio della nuova concessione saranno privilegiati investimenti e progetti di qualificazione ambientale e paesaggistica e la conduzione diretta dell'impresa con divieto di sub-affitto.
"Tenuto conto della complessità della materia e del limitato spazio di manovra – dice ancora Ciuoffo - ritengo che la Regione sia riuscita a trovare un utile appoggio normativo che va incontro ai balneari toscani che intendano qualificare la propria offerta anche in vista della imminente sentenza della Corte europea, mettendoli almeno al riparo fino al 2035 senza rischi di procedure di infrazione da parte della Commissione UE. Saremmo i primi ad essere felici se, come la Regione sta facendo da almeno dieci anni, lo Stato italiano riuscisse, intervenendo presso le Istituzioni comunitarie, a consentire alle imprese di qualità, come tantissime di quelle che operano sulla nostra costa, di affrontare il futuro senza rischi e incertezze. Intanto – ha concluso - abbiamo comunque offerto a queste imprese e ai lavoratori del settore la possibilità di operare al meglio fino al 2035".