Leggo a malincuore che nel mio paese ci sono ormai situazioni che si sono incancrenite e gente che dichiara guerra a tutto e a tutti senza pensare che “sparare nel mucchio” non giova a nessuno.
Non condivido il clima di caccia alle streghe dove bisogna individuare per forza chi ha commesso illeciti amministrativi solo per il fatto che si vuol sembrare il salvatore del coccolo n’sú, distinguendosi da tutti i predecessori e facendo d’ogni erba un fascio.
Questo non significa che io rinneghi quello che, per esempio, promosse Rinascita Riese a quei tempi quando i nostri sospetti sfociarono in un doveroso esposto, peró adesso le cose sono differenti, ho l’impressione che si debba fare a tutti i costi un polverone intorno all’amministrazione Alessi.
Le persone che hanno fatto parte di quell’amministrazione erano tutte animate da uno spirito di collaborazione, persone oneste, quasi tutti alla prima esperienza amministrativa con tanta voglia di fare in parte poi “castrata” dalle beghe interne di un PD che adesso dá il peggio di se stesso storicamente parlando.
Tutti noi ricordiamo i tempi in cui si diceva che al loro interno c’era il polpo, l’aragosta e la murena e che fosse un mistero come facessero a stare insieme.
Ora hanno aparentemente ritrovato l’unitá contro SEL, colpevole, secondo loro, dell’insuccesso del Coluccia alle passate elezioni, “colpa” che adesso ritorna alla ribalta prepotentemente solo a scopo terapéutico, nel tentativo di curare (irrimediabilmente) un partito che riflette anche a livello locale una crisi e un’impopolaritá che raggiunge i livelli massimi.
Non voglio dare lezioni politiche a nessuno peró é risaputo che a capo di un’amministrazione bisogna mettere una persona che unisce e non una che divide; questo “piccolo” particolare forse é sfuggito alla sezione PD riese che dovrebbe recitare un “mea culpa”.
Un particolare che peró ha consentito lo sfascio totale della sinistra riese, anche se intorno alla parola “sinistra” ci sarebbe da parlare aprendo un’altro doloroso capitolo, ammesso e non concesso che il PD sia un partito di sinistra; non sono le etichette che ci si appiccica addosso che contano, sono i fatti.
Quindi alla fine, faccio un appello alle persone accusate senza motivo, affinché non raccolgano le provocazioni provenienti da una parte e dall’altra, ma conservino la loro identitá vera e dignitosa come quella che portó nel ’75 all’affermazione dell’amministrazione guidata da Vezio Colli, composta da minatori che rappresentavano degnamente la sinistra riese.
Agli accusatori invece propongo di agire PER qualcosa, e non CONTRO qualcuno, é cosí che si dimostra l’abilitá amministrativa e l’onestá política.
Fabrizio Vai