Leggo con sconcerto le dichiarazioni del Consigliere Segnini, già Sindaco e prima ancora Assessore nella Giunta Landi del Comune di Campo nell’Elba. Leggo di contestati incontri in Commissione, voglia di ventennio, volontà di annullare la presenza della minoranza e altre sciocchezze (politiche per carità!) Scopro inoltre che il Consigliere Segnini, già Sindaco e prima ancora assessore, ritrova la voglia di leggere uno Statuto che nei suoi anni di governo ha sapientemente tenuto nel cassetto come quando approvò il Bilancio SENZA aver convocato nessuna commissione Come mai oggi si scopre la possibilità di creare commissioni consiliari? Durante il suo mandato davano fastidio? Forse si dimentica che questa Amministrazione ha avviato qualcosa di più incisivo e vicino ai cittadini attraverso le Consulte, dove minoranza e maggioranza possono dialogare attivamente con la cittadinanza e ha normato, con il Regolamento tanto contestato, anche la creazione di apposite commissioni consiliari.
Per quanto riguarda il regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale abbiamo dato seguito ad un obbligo dello Statuto (in vigore) e abbiamo creato un contenitore assolutamente garante dei lavori del Consiglio accogliendo molte richieste della minoranza che ha avuto occasione in 3 distinte commissioni statuto di confrontarsi con la Maggioranza.
Per un attimo vorrei dimenticare l’assurdo paragone con Ventenni che certo non mi appartengono ma non posso non rispondere all’accusa di non garantire il diritto di parola ai consiglieri: ispirandosi ai tanti regolamenti presenti sul territorio anche elbano, e ricordando a noi stessi che siamo parte dell’Italia e dell’Europa, ognuno può esporre e argomentare per 5 minuti su ogni delibera sottoposta al voto ed è consentito un’ulteriore intervento se i componenti del gruppo di appartenenza sono d’accordo. Inoltre è previsto un terzo intervento per la dichiarazione di voto. In occasione di deliberazioni particolari (quali ad esempio il bilancio, gli atti urbanistici e altro) previo accordo con i Capigruppo (che non è mai esistita in questo Comune) può decidere altri tempi e metodi di discussione.
Caro Segnini, mi sconforta che un uomo di capacità e che ha avuto occasione di confrontarsi con Leggi e Statuti per molti anni non voglia cimentarsi proprio con le regole democratiche e a garanzia di tutti, mi sconforta ma dovrò farmene una ragione. Solo per rispondere ad una (assurda) polemica sulle assenze: come si può dire che non bisogna giustificare la propria assenza se si fa parte di un’assemblea eletta? Avere l’accortezza di inviare una e-mail dicendo che non si può essere presenti non mi pare una fatica che non possa essere esaurita in pochi istanti.
Ci sarebbe molto altro da dire ma credo sia opportuno fermarsi qua. Non c’è nessuna imposizione a cui piegarsi, c’è soltanto da comprendere che esiste, da oggi, un modus operandi del Consiglio Comunale che mette la parola fine ad un vuoto normativo che questo Comune aveva da troppi anni e che Lei, coscientemente, ha contribuito a mantenere. Chiuderei con un consiglio non richiesto: se di fronte ad una scelta democratica non condivisa si preferiscono le dimissioni, significa che non si è assolutamente compreso il ruolo di un Consigliere Comunale.
Lorenzo Lambardi
Sindaco di Campo nell’Elba