Visita - questa mattina, lunedì 6 giugno, del segretario della Federazione Pd Val di Cornia Elba Valerio Fabiani all'istituto penitenziario di Porto Azzurro. Fabiani ha incontrato il direttore Francesco D'Anselmo, il comandante Giulia Perrini, gli operatori della struttura - agenti della polizia penitenziaria ed educatori e assieme a loro ha avuto occasione di confrontarsi con alcuni detenuti sia nell'ambito della sezione interna, sia nelle aree adibite alle attività della loro quotidianità.
"È stata questa la mia prima visita al carcere - commenta Fabiani - e non sarà l'ultima. Dobbiamo abbattere quel muro di ipocrisia, demagogia, indifferenza e reticenza che avvolge questa realtà. Il carcere è parte della società e neanche una parte marginale e come tale va considerata. Dalla qualità degli istituti penitenziari e da quella della vita e del lavoro che si svolgono al loro interno si misura il livello di efficienza e di civiltà di un paese".
La visita di oggi e quelle che verranno, aggiunge Fabiani, avranno il senso di un contributo per cercare di abbattere quel muro. "Sono convinto - prosegue il segretario del Pd locale - che non sia possibile occuparsi della cosa pubblica senza conoscere questi luoghi. La politica troppo spesso scappa davanti alla complessità. In questo senso ho molto apprezzato il lavoro che il ministro Orlando sta facendo, rivolgendo una nuova attenzione alle carceri e alla loro funzione rieducativa e finalmente aggredendo problemi come il sovraffollamento. La strada da percorrere tuttavia è ancora lunga. Visitando le strutture sono evidenti i ritardi da colmare e anche il senso di abbandono che ha dominato per troppi anni. C'è un grande lavoro da fare dentro e fuori e attorno al carcere. Visitando questi luoghi e confrontandomi con la direzione e con gli operatori sono emersi progetti importanti, anche su Pianosa, che vanno sostenuti e noi faremo tutto il possibile per adoperarci in tal senso. Grazie a quei progetti e agli altri che il territorio può mettere in campo il miglioramento e lo sviluppo delle attività delle condizioni del carcere di porto azzurro e di tutte le attività che potranno essere svolte andrà di pari passo con la crescita economica, così come civile e culturale di tutto il territorio. ". La visita, sottolinea Fabiani, ha fatto emergere anche delle criticità da affrontare, esiguità delle risorse, per quanto recentemente accresciute, per le manutenzioni e di personale - sia di polizia penitenziaria, sia di educatori - a cui si aggiungono i potenziali rischi di una chiusura della base navale locale secondo il decreto Madia.
"Metto a disposizione dell'istituto e dei suoi operatori - conclude Fabiani - il mio impegno, le mie relazioni e per quanto possibile il peso politico del nostro partito. Ringrazio il direttore, il comandante e tutto il personale per la possibilità che mi è stata data e per il lavoro straordinario che quotidianamente svolgono".